«Giovani, la libertà è un bene prezioso»

1 Maggio 2014

Seminario sulla Liberazione nella “Stalingrado d’Italia”: «Non ci si rende conto della sua importanza»

ORTONA. «La libertà è un qualcosa di talmente prezioso e a cui siamo abituati, che non ci rendiamo conto della sua importanza». Con queste parole il giornalista Marco Patricelli, ha esordito nel suo discorso sul palco del Teatro Tosti di Ortona dove ieri si è tenuto il seminario per la ricorrenza del 70° anniversario della Liberazione della provincia e del comune di Chieti dall’occupazione tedesca.

I ragazzi delle scuole superiori di Ortona hanno potuto ascoltare i pensieri e le verità, oltre che del citato Patricelli, docente di Storia dell’Europa contemporanea all’Università d’Annunzio di Chieti e consulente del Tg1 Storia, anche del generale di brigata Domenicantonio Santarelli, laureato in Scienze strategiche presso l’Università di Torino, già comandante del presidio militare di Chieti-Pescara e del distretto militare regionale.

L’incontro rientrava in una serie di iniziative programmate dal Comitato provinciale per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea, istituito presso la prefettura di Chieti e presieduto dal prefetto, Fulvio Rocco de Marinis.

Dopo i saluti iniziali del sindaco di Ortona, Vincenzo D’Ottavio, e del capo di gabinetto, Valentina Italiani, la parola è stata data a Patricelli che ha voluto evidenziare la poca partecipazione ad una festa, quella del 25 aprile, che ha segnato un punto di svolta fondamentale della nostra storia. Il giornalista ha poi parlato delle inesattezze storiche di cui molte volte veniamo a conoscenza. Cosa che succede spesso con i film, ad esempio, che reinterpretano a loro modo determinati accadimenti, modificando quelli che sono stati i reali fatti.

È stata poi la volta del generale Santarelli. Questi si è occupato del racconto della storia della liberazione di Chieti. Un’esposizione condita di particolari, che hanno permesso ai giovani studenti di avere un quadro preciso di quella che era la situazione del tempo.

Gli stessi studenti, incuriositi dalle tesi sostenute, hanno successivamente rivolto diverse domande agli ospiti di giornata, dimostrando sensibilità e attenzione verso un argomento che ha segnato la storia contemporanea italiana.

Ortona, sede dell’incontro, non è stato un caso. Proprio qui la linea Gustav, durante la Seconda guerra mondiale, sanciva il confine tra i tedeschi e gli alleati. La città fu ripetutamente bombardata, tanto da essere ribattezzata la “Stalingrado d’Italia”.

Alfredo Sitti

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