Giunta con assessori esterni? Del Casale: ok, ma faccia fatti

VASTO. «Il sindaco è al giro di boa: faccia tornare la nave in porto con una stiva piena di fatti concreti e con un equipaggio, anche diverso, ma animato da entusiasmo, idee e progetti, ma indichi un percorso chiaro. Non è più tempo di equilibrismi o tatticismi». Antonio Del Casale, segretario del Pd, utilizza una metafora marinaresca parlando della crisi amministrativa che si è aperta in Comune dopo l’azzeramento della giunta.

Parla davanti ad iscritti e militanti del partito riuniti in assemblea al salone Di Vittorio, nel rione San Paolo. È il primo appuntamento ufficiale dopo una settimana di bordate, polemiche e attacchi che a tutto hanno portato fuorchè a quel chiarimento invocato dal sindaco come condizione indispensabile per andare avanti. Il Pd, partito in cui Lapenna milita, non vuole che si arrivi allo scioglimento del consiglio comunale e, quindi, a un prematuro ritorno alle urne rispetto alla scadenza naturale del 2016, ma chiede un accordo di fine mandato. E, soprattutto chiede che si cambi passo e si esca dall’immobilismo.

Al centro dell’attenzione il programma elettorale che, secondo Del Casale, andrebbe rivisitato alla luce delle problematiche economiche «per capire cosa si può fare e con quali tempistiche». Un passaggio anche sul nuovo esecutivo: il segretario apre agli esterni. «Sulla giunta dico con chiarezza che non voglio partecipare al valzer degli strapuntini e della parcellizzazione», avverte Del Casale, «non l’ho fatto nel 2011 quando non ero segretario e non lo voglio fare ora. Tocca al sindaco scegliere gli uomini migliori. Nel Pd abbiamo risorse giovani e non, persone capaci e con un bagaglio di esperienza, oltre che piene di voglia di fare. Se Lapenna non le ritiene idonee prenda pure gli assessori dall’esterno, l’importante è che scelga una squadra di cui hai fiducia, che lo segua, che aggredisca i problemi e li risolva in tempi ragionevoli».

Del Casale ha infine rivendicato «la lealtà del partito all’interno dell’aula consiliare su tutti i provvedimenti presi». (a.b.)

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