Buracchio rilancia la sfida per i tre posti di assessore. Febbo: non subiremo altri ultimatum

«Giunta senza l’Udc, scelta possibile Non accettiamo le imposizioni del Pdl»

CHIETI. «Il Pdl vuole fare una giunta senza l’Udc? Bene tutto in politica è possibile. Possono anche provarci». Andrea Buracchio, segretario cittadino dell’Unione di Centro non abbassa la guardia nella sfida lanciata al Pdl, ai vertici del Popolo della libertà che hanno «imposto» una loro versione dei fatti nella ripartizione degli assessorati. «All’Udc spettano due posti in giunta», ha ribadito il segretario provinciale Mauro Febbo ai delegati centristi che mercoledì sera sono usciti dalla riunione del Pdl a mani vuote.

Per Buracchio e il segretario provinciale Angelo Cellini, invece, i patti erano diversi. «Ci spettano tre assessori perchè abbiamo preso sei consiglieri comunali». Ieri i diretti protagonisti non si sono sentiti e nemmeno il sindaco Umberto Di Primio ha provato a mediare temendo di impelarasi in polemiche politiche che invece non si addicono ad un primo cittadino. Eppure, rimarcano i centristi, Di Primio si inventò la regola che per la nomina di assessore bisognava centrare tre «C», ossia, «Consensi, competenza e compatibilità». Buracchio sfoggia uno stile laconico, privo di risentimento polemico magrado il muro contro muro.

Una strategia per mantenere sulla corda il Pdl. «Siamo persone civili», ricorda, «il centrodestra ha vinto le elezioni e troveremo una soluzione. Ma nessuno in politica può fare imposizioni, anche perchè tutto può accadere. Se poi il Pdl pretende di fare una sua giunta, anche questo è possibile staremo a vedere. Tutte le soluzioni fanno parte delle scelte politiche. Penso che prevalga la saggezza e la voglia di costruire assieme una giunta forte e autorevole».

Dall’altra parte della barricata c’è Mauro Febbo, che pure si mostra risentito, «noi non poniamo ultimatum, ma nemmeno ci possono essere imposti. Certo che in queste situazioni tutti giocano al rialzo, fa parte della trattativa. Quindi torneremo a ragionare assieme cercando di far prevalere la migliore soluzione», puntualizza il segretario provinciale. Una via d’uscita sono gli enti comunali. Due poltrone che possono valere anche un assesorato. Il Pdl è pronto a lanciare gli incarichi pubblici sul piatto della trattativa.

Si tratta di due società, la prima è «Teate Servizi» che si occupa di riscossione dei tributi e dei lavori manutezione del patrimonio comunale; la seconda è «Chieti solidale», azienda farmaceutica che gestisce i servizi sociali. Mentre il centrodestra è alle prese ancora con le polemiche interne, il tempo stringe. La nuova maggioranza deve approvare entro il 30 aprrile il bilancio di previsione, mentre non c’è ancora l’ufficialità degli eletti che dovrebbe arrivare oggi

© RIPRODUZIONE RISERVATA