Guasto riparato: l’acqua è tornata

LANCIANO. «I tecnici hanno lavorato a ritmi serrati sia in località Sant’Amico nel territorio di Archi e sia in località Calamone di Scerni per riparare le condutture rotte. L’acqua in serata è così tornata». Il presidente della Sasi, Domenico Scutti, ha seguito le riparazione delle due rotture che si sono verificate martedì sulla condotta principale dell’acquedotto del Verde in due punti distinti e che hanno portato la Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato, a sospendere l’erogazione dell’acqua ieri in 18 comuni: Altino, Archi, Atessa, Casalbordino, Casoli Colle Marco, Cupello, Furci, Gissi, Monteodorisio, Paglieta, Perano, Pollutri, San Buono, San Salvo, Scerni, Torino di Sangro, Vasto, Villalfonsina.

«Le rotture sono state causate», spiega Scutti, «dai movimenti franosi del terreno che si verificano nelle due località. Movimenti che spingono sulle condotte, insistono sulle saldature e le fanno saltare». E a saltare sono state due condotte che portano l’acqua nei centri frentani e nel vastese. Zona, quest’ultima, che risente in particolare del problema della carenza idrica. «La società sta facendo lavori dal 12 giugno scorso sull’acquedotto Verde nella tratta Casoli-Scerni-Vasto per migliorare l’erogazione soprattutto nel Vastese», dice Scutti, «e abbiamo pronto un progetto per realizzare un sistema di pompaggio a Scerni per spingere più acqua nel Vastese. A Lanciano e a Vasto l’acqua arriva per caduta ma nel Vastese questa non basta e allora serve una spinta che verrà data dalla stazione di pompaggio. Su di essa abbiamo investito oltre un milione di euro dei 18 milioni dei fondi Fas assicurati dalla Regione pochi mesi fa». Fondi che servono per la maggior parte per la depurazione, che in alcuni Comuni è mancate, e in parte per la rete idrica soprattutto nei comuni di Guardiagrele e del Vastese che più di ogni altro soffrono la mancanza di acqua. (t.d.r.)

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