«I fondi del piano strategico usateli per rifare le strade

15 Settembre 2013

I sindaci di Monteodorisio e Cupello attaccano quelli di Vasto e San Salvo «Volete ripristinare il dominio sul comprensorio come ai tempi di Gaspari»

VASTO. Si dichiarano «meravigliati ed esterrefatti dalla scarsa familiarità con il dialogo», accusano i colleghi di Vasto e San Salvo di voler ripristinare il «feudalesimo demografico» e chiedono alla Regione di utilizzare i fondi a disposizione per riparare e sistemare le strade del Vastese. Tornano alla carica sul Piano strategico intercomunale, i sindaci di Cupello e Monteodorisio, Angelo Pollutri e Ernesto Sciascia che, in vista del consiglio comunale di Vasto fissato alle 9 di mercoledì 18 settembre, fanno di nuovo sentire la loro voce.

Uno dei punti all’ordine del giorno dell’ assemblea civica è proprio lo strumento di programmazione territoriale che, rimasto fermo per tanti anni, ha subito un’improvvisa accelerata dopo la lettera della Regione che ha minacciato la revoca del finanziamento di 200mila euro da utilizzare per pagare i progettisti. «Chiudono le fabbriche, non investe nessuno, vengono smantellate le guardie mediche, di infrastrutture per ammodernare il territorio neanche l’ombra. Programmazione dal basso zero porta zero», è la premessa di Pollutri e Sciascia, «in questo quadro così offuscato, le amministrazioni di San Salvo e Vasto, spalleggiandosi tacitamente, ma trasversalmente, sono risultate due muri di gomma di fronte alla richiesta di due sindaci che rappresentano la porta di un comprensorio più ampio, più povero e in completa dismissione. Siamo stupiti dal silenzio e da una fretta dettata da falsi tecnicismi, ovvero quelli relativi alla liquidazione economica delle parcelle dei tecnici che hanno assemblato fotocopie su fotocopie di argomenti fritti e rifritti».

Pollutri e Sciascia ne hanno anche per chi, in questi giorni, ha voluto intravedere nella loro protesta aspettative e velleità legate ad altri settori. «Le falsità sul Civeta sono state le uniche risposte, tramite terzi, avute in merito alla richiesta di partecipazione all’elaborazione di un piano strategico tra quattro comuni, ovvero San Salvo, Cupello, Monteodorisio e Vasto», è la risposta dei due sindaci, «a questo punto ci viene da pensare che sul territorio si voglia ristabilire un dominio politico vecchio e desueto, quello tipico degli anni ‘70 e ‘80, quando i sindaci dei piccoli comuni del Vastese erano buoni a portare voti e preferenze agli allora sindaci di Gissi e San Salvo, Gaspari e Artese. Nel 2013 si vorrebbe ripristinare il principio del feudalismo demografico sul territorio».

Anna Bontempo

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