La protesta dei consorziati davanti alla sede del consorzio di bonifica a Chieti

CHIETI-PESCARA

Il comitato anti-rincari attacca: dal Consorzio di bonifica solo proclami

Intanto il Tar rigetta la richiesta di sospensione degli aumenti dei contributi consortili, fissando l'udienza di merito a febbraio

CHIETI. "Dal Consorzio di bonifica Centro solo proclami". E' la replica del comitato Bonifica sostenibile presieduto da Gabriele Trovarelli che da 2021 si batte contro i rincari dei canoni consortili.

leggi anche: Consorzio bonifica centro: spesi 27 milioni e chiesti altri 98 Il commissario regionale illustra ai sindaci i lavori sulle infrastrutture idriche e l'iter per allungare la concessione in modo da fornire acqua ai consorziati per periodi più lunghi di sei mesi

"Il Consorzio", dice il comitato, "afferma di voler porre in essere interventi di efficientamento del servizio, investimenti sulle opere idriche, mitigazione degli oneri a carico dei contribuenti. Ci permettiamo di segnalare che i preannunciati lavori sulla vasca 3, al pari di quelli sulle altre 27 vasche di compensazione, dovrebbero rientrare nella più assoluta normalità degli interventi. La proroga della stagione estiva è un beneficio marginale, utile ma se si considera che l’acqua serve in estate e che in estate il Consorzio non è in grado di assicurarla se non a singhiozzo, è un po’ come dare le brioches ai francesi affamati di Maria Antonietta".

Quanto agli investimenti, si si tratta, dice il comitato, "di fondi Masterplan 2018 residui per 6,3 milioni e 20 milioni per le adduttrici del Tavo, fondi stanziati in favore del Consorzio per appalti che sono ancora nella fase preliminare della progettazione esecutiva, fermi a giugno 2022 con l’affidamento incarico per lo studio di compatibilità geologica. I cinque milioni per i misuratori sono un progetto che il Consorzio presenta un po’ dappertutto, da ultimo al Mise su fondi Pnrr ma dichiarato inammissibile. Quanto ai 98 milioni sembrano essere un programma immaginifico del direttore Tenaglia, vediamo se ci spiega dove li ha presi, visto che negli atti del Consorzio non c’è traccia. Sugli interventi in favore dei consorziati con rateizzazioni più favorevoli, ci si riferisce a un protocollo del 2015 quando la riscossione era affidata alla Soget: oggi con Adr si può comodamente rateizzare secondo le ordinarie regole fino a 72 rate".

"Non è stato riportato sulla stampa, ma è stato detto ai sindaci", afferma il comitato, "che sulla tassazione dei fabbricati non serviti dalla rete idrica il Consorzio è perfettamente consapevole che si tratta di una tassazione assolutamente ingiusta. Anche la promessa ai sindaci di un milione di euro per il dragaggio della diga di Penne non è andata sulla stampa: forse perché è un qualcosa che la Regione, quale beneficiaria della contribuenza idraulica (nella quale rientra la diga), avrebbe dovuto pagare come contributo corrente al Consorzio sin dal 2019 e che invece, ad oggi, non ha ancora corrisposto, lasciando tutte le spese ordinarie della diga a carico dei consorziati".

Nella mattinata di oggi è il Tar ha rigettato la richiesta di sospensione dei rincari dei contributi consortili dell’anno 2023 come chiesto da un gruppo di consorziati tra cui il comitato Bonifica sostenibile. Il Tar ha fissato il giudizio di merito al 23 febbraio. "Noi consorziati del comitato Bonifica sostenibile rispettiamo le decisioni di un Tribunale, a differenza del Consorzio che invece le ha completamente disattese", dice il comitato riferendosi a un precedente ricorso accolto dal Tar che vietava i ricari, "anche se con una nota di rammarico perché un diverso provvedimento ci avrebbe consentito di esprimere il nostro voto il 26 novembre nel rinnovo delle cariche consortili dopo 7 anni di commissariamento. In ogni caso attenderemo l’esito del giudizio ed utilizzeremo nelle more la possibilità di rateizzare con l’Agenzia Entrate Riscossione le cartelle esattoriali che ci saranno recapitate. Non pagheremo, né per votare né per riconoscere al Consorzio somme non dovute".