Il Comune cerca 3 milioni per 34 mini appartamenti 

Presentato alla Regione un progetto per dare alloggi alle giovani coppie L’obiettivo è ristrutturare l’ex De Giorgio e palazzo Lotti, ora si aspetta il sì

LANCIANO. La realizzazione di 34 appartamenti a canone agevolato tra l’ex De Giorgio e palazzo Lotti. È questo il programma integrato di edilizia residenziale sociale che il Comune di Lanciano ha presentato alla Regione per ottenere il finanziamento di oltre 3 milioni di euro. All’avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse, scaduto nei giorni scorsi, potevano partecipare i Comuni ad alta tensione abitativa (Avezzano, Chieti, Francavilla al Mare, Lanciano, L’Aquila, Montesilvano, Ortona, Pescara, Spoltore, Sulmona, Teramo, Vasto) e quelli con una popolazione residente superiore a 10mila abitanti. Solo uno sarà il progetto vincitore.
Il Comune di Lanciano ha partecipato al bando con la proposta promossa insieme al Consorzio Abitare Abruzzo, che prevede un investimento complessivo di 3.915.000 euro di cui 652.513 di cofinanziamento, che la parte privata si impegna a coprire qualora l’ente beneficerà delle risorse, 3.262.000 euro, messe a disposizione dalla Regione. «Abbiamo colto l’opportunità per un progetto di social housing», dice il sindaco Mario Pupillo, «ovvero case a canone agevolato per quella fascia di cittadini che non è troppo indigente da aver bisogno di una casa popolare ma neanche troppo ricca da potersi permettere un mutuo. In questi due spazi storici possono essere organizzati 34 mini-appartamenti (30 all’ex De Giorgio e 4 a palazzo Lotti, ndc) per giovani coppie, per coppie di anziani o anziani singoli, autonomi, che vogliono stare in comunità».
In città c’è un crescente fabbisogno abitativo: nella graduatoria per alloggi di edilizia residenziale, sono 79 i nuclei familiari in attesa di collocazione. E le case parcheggio comunali – ne sono oltre 100 – in gran parte hanno bisogno urgente di interventi di manutenzione, ristrutturazione e adeguamento impiantistico. Ma il progetto non prevede solo alloggi. «Ci saranno anche ristorante, bar, un ambulatorio medico, biblioteca, aula multimediale», spiega Pupillo, «così da creare una sorta di condominio allargato in cui condividere i servizi con il quartiere. La palestra dei Funai, al coperto, sarà abbattuta e diventerà uno spazio di socializzazione con giardino e orti urbani». Per il Comune è anche un modo di recuperare due palazzi storici, in disuso, la cui manutenzione pesa come un macigno sulle casse pubbliche. «Il progetto di trasformare in hotel l’ex De Giorgio sembra non sia appetibile», conferma Pupillo, «tra le varie ipotesi quella del social housing era la seconda opzione. Per Palazzo Lotti c’è già una proposta per trasformarlo in un centro di valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali, che può essere spalmata su entrambi gli edifici, i quali distano poche centinaia di metri. Come amministrazione stiamo provando tutte le strade».
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