«Il Comune non può far demolire l’antenna»
Gessopalena, il sindaco Innaurato alla minoranza: spetta al Suap intervenire dopo la sentenza del Tar
GESSOPALENA. «Il Comune non può ordinare la demolizione dell’antenna che, allo stato, non si può dichiarare abusiva. Spetta al Suap dissipare i non pochi dubbi interpretativi lasciati irrisolti dal Tar». Il sindaco Antonio Innaurato così risponde ai consiglieri di minoranza che sul Centro commentavano la sentenza del tribunale amministrativo sull’antenna per la telefonia mobile, innalzata in località Atriena. Storia di cambio di ubicazione, esposti alla Procura, raccolta firme dei cittadini, ordinanza di abbattimento da parte dell’ufficio tecnico comunale che poi annulla la propria precedente decisione, richiesta di risarcimento da parte della compagnia telefonica, ricorsi al Tar.
Come spesso capita, anche le sentenze (anzi, proprio le sentenze) vanno interpretate. «Come specificato dai giudici amministrativi, per effetto di tale pronuncia, il Comune», afferma Innaurato, «è tenuto ora a rinnovare la fase procedimentale mancante e ritenuta essenziale, dando pubblicità alla comunicazione di modificazione del piano degli insediamenti, senza tuttavia poter ordinare la demolizione dell’antenna che allo stato, non si può qualificare “abusiva”, diversamente da quanto sostenuto dal consigliere Tullio Bozzi, come chiaramente scritto in sentenza e confermato dalla dichiarazione d’improcedibilità del ricorso di Ericsson-H3G».
La palla, per il sindaco, adesso passa al Suap che dovrà «dissipare i non pochi dubbi interpretativi, lasciati irrisolti dal Tar, pronunciandosi in modo espresso sull’istanza di localizzazione, dopo la pubblicizzazione del piano degli insediamenti cui a breve procederà l’ufficio tecnico comunale». Solo allora «potrà valutare se rinnovare o no l’ordine di demolizione, solo sulla base delle decisioni del Suap e in conformità a queste».
Il sindaco non ci sta a essere accusato di aver agito con superficialità. «Non si può affermare che l’amministrazione in carica abbia compiuto forzature per agevolare l’installazione dell’antenna, come sembra insinuare il consigliere Bozzi», dice Innaurato che aggiunge: «allo stesso tempo, non si può omettere di considerare come sia paradossale che proprio Bozzi si erga a paladino di una battaglia contro l’installazione di un ripetitore di telefonia mobile, quando lui, qualche anno fa, aveva condotto un’opposta battaglia per il superamento del digital divide e per l’installazione di ripetitori televisivi, accusando Gessopalena di essere un paese tecnologicamente arretrato».
Matteo Del Nobile
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