Il consiglio boccia l'elettrodotto Villanova-Gissi

Dall'assemblea parere contrario sull'impianto che divide in due la contrada di Sant'Onofrio

LANCIANO. Il consiglio comunale si schiera contro l'elettrodotto Villanova-Gissi. Martedì si svolgerà la partita decisiva al ministero a Roma, ma intanto il Comune vota il parere negativo all'impianto che dividerà in due Sant'Onofrio. In accordo con l'Udc, il piano regolatore slitta alla seduta di seconda convocazione, fissata a martedì.

La ribalta del consiglio comunale sul tanto atteso piano regolatore se la prende l'elettrodotto da 380mila kw che la società Abruzzo Energia vuole realizzare tra Villanova e Gissi. Una linea elettrica aerea che arriverà sul territorio comunale, tagliando in due la contrada di Sant'Onofrio, vicina alle case e in una zona di sviluppo come previsto dallo stesso strumento urbanistico in via di approvazione.  Ma proprio sul Prg dell'impianto non c'è traccia, per questo i cittadini interessati dall'opera non hanno potuto presentare osservazioni.

A seguire i lavori del consiglio, c'è una delegazione di residenti e in aula viene chiamato a parlare il presidente del comitato nazionale, Lorenzo Valloreia: «Nessuno tocchi il nostro futuro».  Flavio Pasquini (Pdl), consigliere incaricato di seguire la vicenda per il Comune, e l'assessore all'urbanistica Marco Di Domenico (Pdl) annunciano che è stato trovato un accordo con il consorzio industriale Asi-Sangro per modificare il percorso dell'impianto. 

Martedì, intanto, c'è la conferenza dei servizi a Roma, nel ministero per lo Sviluppo economico. «E' il giorno più importante», dice il sindaco Filippo Paolini (Pdl), «esprimeremo parere contrario all'opera e, se non bastasse, chiederemo la sospensione dell'iter procedurale per riaprire i termini per presentare le osservazioni».  Il gruppo consiliare del Pd insiste perché l'aula esprima un parere negativo, che alla fine viene votato all'unanimità.

A questo punto l'obiettivo della maggioranza di centrodestra è smaltire quanti più punti all'ordine del giorno per riprendere i lavori martedì, in seconda convocazione, con il Prg.  Dopo il richiamo della vigilia, l'Udc ottiene la rassicurazione che non ci saranno rinvii strumentali. Piccole schermaglie annunciano comunque la battaglia che si consumerà fra tre giorni.

All'inizio della seduta gli animi si accendono sulla richiesta del Pd di dichiarare l'incompatibilità del consigliere Pdl, Vincenzo Cotellessa (assente), diventato membro del consiglio d'amministrazione delle Farmacie Intercomunali Anxanum.  Maggioranza e opposizione sono distanti: nei giorni scorsi il centrodestra, ha cercato la collaborazione delle minoranze per smaltire in breve tempo le 703 osservazioni al piano regolatore. Ma la riunione si è chiusa con un nulla di fatto. Da martedì sarà battaglia.

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