dal comune alle slot machine

Il dipendente assenteista verso la stop di sei mesi

LANCIANO. Conterebbe diversi mesi di sospensione dal lavoro la sanzione applicata dal Comune di Lanciano al dipendente sorpreso a giocare alle slot machine durante l'orario di servizio. Secondo...

LANCIANO. Conterebbe diversi mesi di sospensione dal lavoro la sanzione applicata dal Comune di Lanciano al dipendente sorpreso a giocare alle slot machine durante l'orario di servizio. Secondo alcune indiscrezioni la “punizione” esemplare deriverebbe dall’incontrovertibilità degli elementi a disposizione della commissione istituita dall’amministrazione comunale proprio al fine di effettuare le dovute verifiche sui casi di assenza dal lavoro da parte di alcuni dipendenti comunali.

Il caso dei dipendenti furbetti si è scatenato qualche mese fa in seguito alla denuncia di diversi cittadini direttamente al sindaco Mario Pupillo: alcuni dipendenti svolgevano mansioni e attività private durante l’orario di lavoro. A fare “le poste” ai dipendenti erano stati anche alcuni anziani che di mattina sostano in piazza Plebiscito e che hanno sotto controllo tutto ciò che avviene nei dintorni di Palazzo di città. In tanti, esasperati, avevano lamentato l’assenza di dipendenti negli uffici o le lunghe file per sbrigare le pratiche in comune. Ma il sindaco Pupillo aveva subito spento le polemiche: «I dipendenti del Comune svolgono un lavoro integerrimo, ma non saranno tollerati abusi e assenze immotivate dal posto di lavoro».

L’amministrazione aveva anche segnalato i due casi emersi, come atto dovuto, alla Procura per verificare se sussistono elementi per avviare anche un’indagine penale. A uno dei due dipendenti, sorpreso a fare la spesa durante le ore di servizio, la commissione comunale, composta da tre elementi tra cui due dirigenti, ha imposto una sospensione dal lavoro di 40 giorni. Più grave il caso del secondo dipendente “pizzicato” in un locale nei pressi di Palazzo di città a giocare alle macchinette.

La sospensione dal servizio è una delle sanzioni applicabili nei procedimenti disciplinari delle pubbliche amministrazioni ed è regolamentata nel codice civile e nello Statuto dei lavoratori. La sospensione, con annessa privazione della retribuzione, può durare dagli 11 giorni fino a un massimo di sei mesi a seconda della gravità dei casi.

La stretta dell’amministrazione sull’operato dei 220 dipendenti comunali era partita già diverso tempo fa. Nel 2012 l’assessore al personale, Valentino Di Campli, aveva proposto la regolamentazione di orario di servizio, straordinari e permessi ai dipendenti a causa di alcune irregolarità nelle timbrature dei cartellini. (d.d.l.)

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