Il ministero manda altri poliziotti

Dai tagli alle forze dell’ordine al potenziamento: oggi in città il questore Barboso per l’annuncio

VASTO. 13 marzo: il prefetto conferma i tagli alla polizia. 16 giugno: arrivano i rinforzi. Questa mattina nel corso di una conferenza stampa in commissariato, il questore Filippo Barboso ufficializzerà la notizia e spiegherà nei dettagli i programmi per ridare più tranquillità alla città. «È una grande battaglia vinta grazie a tutti quelli che hanno avuto il coraggio di salire sulle barricate denunciando i mali di Vasto. Ora aspettiamo dal sindaco Luciano Lapenna la videosorveglianza e il censimento della popolazione», è stato il commento di Codici, dell’associazione Antimafia e di Alba Nuova, le associazioni che si battono per riportare la sicurezza di Vasto.

I rinforzi. A convincere il ministero degli Interni a mandare i rinforzi a Vasto è stato il crescendo di reati: due tentati omicidi in meno di due mesi che inducono a ipotizzare una pericolosa faida, una rapina con sequestro di persona all’ufficio postale, una serie incalcolabile di furti negli appartamenti e spaccate alle attività commerciali. L’oggettiva vulnerabilità di Vasto ha spinto un gruppo di 50 professionisti a trasformarsi in sentinelle della legalità. Il questore Filippo Barboso, sempre attento ai problemi di Vasto, ha riportato nelle sedi opportune le esigenze di sicurezza del lembo meridionale d'Abruzzo. Finalmente la sua richiesta è stata accolta.

I numeri. I nuovi agenti in arrivo dovrebbero essere tre. Non sono certo sufficienti a contenere l’escalation di criminalità ma rappresentano comunque un importante tassello nel progetto di sicurezza. Se però si considera che fino a qualche mese fa il ministero parlava addirittura di tagli è evidente che finalmente il “caso Vasto”, per tanto tempo ignorato, comincia ad essere preso in considerazione.

La videosorveglianza e il protocollo Mille occhi sulla città. L’auspicio dei vastesi è che ora l’amministrazione acceleri l’iter del progetto della videosorveglianza garantendo alla città telecamere efficienti come quelle che nei giorni scorsi hanno permesso alle forze dell’ordine di identificare gli autori di due tentati omicidi e ai carabinieri di sgominare una gang dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. I rappresentanti di Codici, Associazione antimafia, Alba Nuova, ma anche Marco di Michele Marisi (Fratelli d’Italia), e molti altri esponenti dell’opposizione consiliare tornano a chiederlo al sindaco Luciano Lapenna insieme al censimento della popolazione che affolla le case del centro storico e della riviera. «Le ultime rapine denunciano una perfetta conoscenza della città che solo persone residenti possono avere. Sapere chi abita in città è un elemento importante per tenere lontana la malavita», insistono le associazioni.

Paola Calvano

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