Il ministro Giuli consegna soldi all’Abruzzo: «Tre milioni per il teatro Marrucino e questa non è campagna elettorale...»

Lo stanziamento servirà per interventi sul tetto e per rosone e facciata del teatro. Il ministro della Cultura: «Non sono qui per le prossime elezioni comunali, testimonio la mia passione per Chieti»
CHIETI. Arriva a Chieti poco dopo le 16.30 e per prima cosa si ferma al Museo archeologico nazionale di Villa Frigerj. È la prima tappa del mini-tour teatino che il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha deciso di fare ieri in città, prima di presenziare, alle 23, all'inaugurazione di “Amami Teatro”, rassegna unica nel suo genere che vede al teatro teatino rappresentazioni gratuite e ininterrotte, giorno e notte, per 144 ore, da ieri sino a domenica prossima. Il ministro porta subito una buona notizia: un finanziamento di circa tre milioni di euro per il teatro Marrucino. «Crediamo molto non solo nella città di Chieti», afferma Giuli, «ma anche nella necessità di valorizzare il suo teatro e il suo territorio, luoghi meravigliosi».
MINI-TOUR TEATINO Il Museo archeologico nazionale alla villa comunale, quello della Civitella, Palazzo de’ Mayo e poi il teatro Marrucino per l’inaugurazione della rassegna teatrale: queste le tappe del pomeriggio teatino del ministro della Cultura. «Conoscevo Chieti nella mia vita precedente», dice, «sono contento di esserci tornato da ministro». Era dall’inizio del 2019 che un ministro della Cultura non faceva tappa in città (allora era venuto il pentastellato Alberto Bonisoli), prima ancora si deve risalire all’inaugurazione del museo della Civitella del 2000 con il ministro Giovanna Melandri. L’arrivo di Giuli ha spiazzato un po’ tutti. Dal novembre 2024 a capo di gabinetto del ministero della Cultura c’è una teatina, Valentina Gemignani, che il vice sindaco di Chieti Paolo De Cesare ha voluto ringraziare pubblicamente per «l’indispensabile sostegno». Ed è lei ad accompagnare il ministro nella visita.
IL GUERRIERO E LA DEDICA ALLA CITTA’ Sulla soglia del Museo archeologico nazionale ci sono tutti ad attenderlo. A partire dal padrone di casa, il direttore dei musei archeologici nazionali di Chieti Massimo Sericola, per continuare con il presidente della Regione Marco Marsilio, il sindaco di Chieti Diego Ferrara, il prefetto teatino Gaetano Cupello e il direttore generale dei musei Massimo Osanna che ha accompagnato personalmente il ministro nella visita ai due musei archeologici, fermandosi a illustrare le principali opere in mostra. Prima tappa per il Guerriero di Capestrano, simbolo della regione. «Questo museo è lo scrigno che racchiude le vestigia dei popoli italici che hanno reso la nostra nazione ciò che è, una delle più importanti al mondo», sottolinea Giuli al termine della visita. Poi corre al museo della Civitella, accolto dal direttore Marcello Iannicca, dove resta parecchio tempo a osservare da vicino la celebre sala dei frontoni. A Palazzo de’ Mayo, fresca sede universitaria, lo attendono invece il rettore dell'ateneo d’Annunzio Liborio Stuppia, il direttore generale dell’università Paolo Esposito e la docente Elisabetta Dimauro, appena nominata dallo stesso Giuli membro del Comitato scientifico dei Musei archeologici nazionali di Chieti. Insieme a loro visita l’antica Via Tecta, suggestivo ipogeo di epoca romana che corre sotto il palazzo del centro storico cittadino. Qui Giuli si ferma per lasciare la sua firma nel libro dei visitatori e scrive: «Grato e orgoglioso per le bellezze di Chieti e l’ospitalità ricevuta». Poi c'è la cena con il sindaco e il presidente della Regione e infine il palco del Marrucino per l’inaugurazione di “Amami Teatro”.
I SOLDI PER IL MARRUCINO «Oltre a essere lusingati per questa visita», dice il sindaco Ferrara, «che sta a sottolineare l’importanza delle istituzioni culturali teatine, siamo molto contenti per la presenza del ministro e per le buone notizie circa i fondi per il nostro teatro». I soldi verranno spesi soprattutto per opere strutturali. «Abbiamo immaginato già uno studio di fattibilità», spiega il vice sindaco De Cesare, «che riguarda sia il restauro conservativo della facciata principale del teatro sia il consolidamento del tetto, sia il restauro del rosone ligneo che si trova all'interno». Giuli, da parte sua, assicura che «i soldi arriveranno» e chiama a testimonianza della promessa il presidente Marsilio e il sindaco Ferrara. «Non si tratta solo di un intervento per la città di Chieti», aggiunge il presidente della Regione, «ma di un investimento strategico per la valorizzazione del suo teatro, dei suoi musei e di un territorio straordinario, che rappresenta una delle testimonianze più significative della nostra identità culturale». A un mese dall’inaugurazione dell’Aquila come capitale italiana della cultura, Giuli rivolge anche un pensiero al capoluogo di regione, ricordando la sua esperienza da presidente del Maxxi: «Ci aspettiamo grandi cose e sosterremo sia L’Aquila che tutto l’Abruzzo».
NIENTE CAMPAGNA ELETTORALE? Alla fine i giornalisti fanno notare al ministro che nella primavera prossima a Chieti si voterà, ma lui sgombra subito il campo da possibili risvolti politici e di campagna elettorale della sua visita: «Riguardo alle elezioni posso dire che io sono qui solo a testimoniare la mia passione civile e culturale per Chieti». Eppure l’intera Fratelli d’Italia locale si presenta ovviamente al completo, dal senatore Etelwardo Sigismondi, al responsabile provinciale Antonio Tavani, a quello cittadino Giuseppe Giampietro, di cui si è parlato come possibile candidato sindaco, alla capogruppo Carla Di Biase e al consigliere Roberto Miscia. Non manca proprio nessuno all’appello, compresi altri papabili candidati alla carica di sindaco del centrodestra cittadino.
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