Il reliquiario di don André è simile a quello scomparso

In una delle ultime foto l’ex parroco accusato di maltrattamenti e violenze è ritratto con un antico manufatto uguale a quello che custodiva la Santa Spina
LANCIANO. La Santa Spina, la preziosa reliquia sparita anni fa dalla chiesa di Sant’Agostino, sembra essere ricomparsa in Brasile, in alcuni video che ritraggono l’ex parroco Andrè Facchini, oggi imputato del reato di violenza privata aggravata.
L’antico reliquiario, che secondo le testimonianze storiche e religiose custodirebbe due spine della corona di Cristo, potrebbe essere quello che compare in uno studio televisivo sudamericano, dove il sacerdote della diocesi frentana registrava il programma di evangelizzazione e catechesi, “Incontro con i Sacri Cuori di Gesù Maria e Giuseppe”, trasmesso in portoghese sulla radio e tivù internet Auxiliadora.
Era stata la web tv Abruzzolive a scovare queste immagini e a rilanciare, oggi, il sospetto che la sacra reliquia sia volata in Brasile con don Andrè, per il quale la Procura di Lanciano ha chiesto il rinvio a giudizio per i maltrattamenti e le violenze psicologiche inflitte ad alcuni appartenenti alla Legio Sacrorum Cordium. Per questa vicenda l’udienza preliminare na carico dell’ex parroco è stata fissata al 7 aprile 2014.
Nel video il sacerdote è inquadrato in primo piano, seduto a un tavolo trasparente. Ha davanti a sé fogli di appunti e quella che potrebbe essere una bibbia e, di fianco, insieme alle statue della Madonna e di San Giuseppe, un antico reliquiario, del tutto simile a quello che non si trova più nella chiesa del quartiere Lancianovecchia.
Una coincidenza che non è passata inosservata neanche negli ambienti della Curia arcivescovile di Lanciano-Ortona.
La reliquia è scomparsa da Sant’Agostino qualche anno fa. Secondo alcune testimonianze sarebbe stata rubata, ma denunce al proposito non risultano.
Dai dati storici risulta che la reliquia sia arrivata a Lanciano nel 1439 insieme a quelle di Simone e Giuda Taddeo, rubate ai veneziani.
Nella chiesa, infatti, fu istituita la confraternita che porta il nome dei santi. Delle Sante Spine parla anche l’architetto Filippo Sargiacomo nel manoscritto “Lanciano e le sue chiese”, pubblicato postumo dalla “Rivista abruzzese”.
Fu l’arcivescovo Angelo Della Cioppa, nel 1913, a far ritrovare le spine della corona di Cristo nel deposito delle reliquie della chiesa, commissionando a Roma un reliquiario adatto a custodirle.
Questo fu realizzato a forma di piccolo tempietto gotico di bronzo dorato che tanto ricorda quello mostrato in video da don Andrè. (s.so.)
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