Il Sangro in piena blocca due cacciatori

Paglieta, sorpresi dal rilascio dell’acqua dalla diga di Bomba, sono stati salvati dai vigili del fuoco

PAGLIETA. Due cacciatori sono stati salvati dalla piena del fiume Sangro, ingrossato senza che i due se ne rendessero conto. Il soccorso è stato possibile grazie all’intervento dei vigili del fuoco in elicottero. I due, un operaio 37enne di Ortona e un pensionato di 57 anni di San Giovanni Teatino, erano usciti ieri presto per andare a caccia di colombelle sul fiume Sangro, nella zona vicino all’ex istituto agrario di Paglieta.

Inizialmente con loro c’era anche un altro cacciatore, che però verso le 8 è andato via. Fino a quel momento, quindi, filava tutto liscio, il livello del fiume era sotto controllo. Prima delle 11, però, i  due cacciatori si sono ritrovati circondati dall’acqua alta, tutta attorno al terrapieno sul quale erano concentrati a scovare volatili da cacciare. Senza che se ne potessero accorgere, il livello del fiume era salito a dismisura per il rilascio di acqua dalla diga di Bomba, e non permetteva più di raggiungere l’altra sponda per tornare alle auto. Il tratto che la mattina avevano guadato tranquillamente a piedi, attrezzati con gli stivali di gomma, non era più percorribile. Vistisi in trappola i due, muniti di telefonino, hanno allertato i vigili del fuoco di Lanciano, che hanno raggiunto la zona. Una volta sul posto, però, è stato subito chiaro che non sarebbe stato possibile raggiungere i cacciatori da terra. Così, poco dopo, un elicottero dei vigili del fuoco di Pescara si è alzato in volo alla volta di Paglieta. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Atessa. Arbusti e piante ad alto fusto non hanno permesso al mezzo di atterrare sul terrapieno sul quale i due erano rifugiati, così l'elicottero è rimasto sospeso in volo sulla zona. Intorno alle 12,30 un vigile del fuoco si è calato col verricello fino a raggiungere i due, che uno per volta sono stati tirati su e messi in salvo. (s.so.)

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