Indagato l’aggressore: è tentato omicidio 

Perquisita la casa dell’uomo che si è scagliato contro il commerciante con una pistola elettrica: ha provato a strozzarlo

ROCCA SAN GIOVANNI . Dopo averlo stordito con una scarica elettrica, ha stretto le mani al collo del commerciante provando ad ucciderlo. È indagato per tentato omicidio l’autore dell’aggressione con il taser avvenuta nel primo pomeriggio di giovedì in un parcheggio nei pressi del casello di Lanciano dell’A14, nel territorio comunale di Rocca San Giovanni: si tratta di un 51enne residente in provincia di Treviso. Ieri mattina i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo. La vittima, un 56enne che vive a Vasto ma è originario di Termoli, ha avuto una prognosi iniziale di 30 giorni: i medici hanno certificato segni compatibili con un tentativo di strozzamento. Il movente dell’aggressione sarebbe un debito ingente. Di più, al momento, non trapela. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Francesco Carusi, sono condotte dai militari del nucleo investigativo di Chieti (diretti dal maggiore Marcello D’Alesio) in collaborazione con i colleghi della compagnia di Ortona, i primi ad essere intervenuti sul posto. Gli inquirenti hanno ricostruito l’episodio dopo aver ascoltato a lungo il commerciante, ricoverato all’ospedale Santissima Annunziata di Chieti.
Tutto è avvenuto intorno alle 13.30 di due giorni fa. La vittima si è incontrata per motivi d’affari con il 51enne, arrivato all’uscita dell’autostrada a bordo di un furgone. La situazione è degenerata nel giro di pochi minuti. Fatto sta che l’aggressore, armato di taser, si è scagliato sul conoscente, facendolo cadere a terra con una scarica elettrica. Non solo: gli ha stretto con forza le mani intorno al collo, ma il commerciante – dal fisico robusto – è riuscito a divincolarsi. Non è da escludere che l’indagato fosse intenzionato a caricare sul furgone il commerciante, al quale ha legato i polsi con delle fascette di plastica da elettricista. L’intervento di alcuni passanti ha evitato conseguenze ancora peggiori. Così il 51enne, prima che arrivassero le forze dell’ordine, ha deciso di allontanarsi con il furgone imboccando di nuovo l’autostrada, in direzione nord. Sul posto si sono precipitate le pattuglie dei carabinieri della stazione di Fossacesia e del nucleo operativo e radiomobile di Ortona. Il ferito, apparso in stato confusionale, è stato soccorso dall’ambulanza del 118 e trasportato in pronto soccorso per accertamenti.
Nelle scorse ore i militari dell’Arma hanno passato al setaccio l’appartamento nel Trevigiano dove vive l’aggressore, già in passato nei guai per motivi giudiziari. Al tempo stesso, gli investigatori hanno avviato accertamenti per ricostruire nel dettaglio l’episodio. L’indagato potrebbe dunque aver aggredito il 56enne per convincerlo, con le maniere forti, a saldare un debito consistente. La pista del dissidio per motivi economici è quella battuta con maggiore insistenza. Ma sulla vicenda resta il massimo riserbo: nei prossimi giorni potrebbero esserci novità investigative.
©RIPRODUZIONE RISERVATA