“Inedita”, i nuovi vini Villamagna doc si presentano in anteprima

14 Ottobre 2025

Ieri l’anticipazione del mercato 2026 per questa Doc che è tra le più piccole in Italia ma, al tempo stesso, tra le più identitarie e coerenti nel panorama enologico della nostra regione

VILLAMAGNA. Per il secondo anno consecutivo Villamagna ha ospitato “Inedita”, l’anteprima ufficiale dedicata all’omonima Doc, che è tra le più piccole in Italia ma, al tempo stesso, tra le più identitarie e coerenti nel panorama enologico della nostra regione. Lo ha ribadito anche Katia Masci, presidente dell’associazione produttori del Villamagna Doc, in apertura del convegno “Osservatorio Villamagna Doc: annata in Anteprima, orizzonti in evoluzione”, che si è tenuto ieri mattina nell'auditorium dell’ex chiesa di San Francesco. “Abbiamo ottenuto premi molto importanti e segnalazioni su riviste prestigiose. L'amministrazione comunale ci supporta in tutte le iniziative che portiamo avanti, e anche questo è molto importante. Abbiamo iniziato a lavorare nel 2018 e, considerando i tempi del Covid, c'è stata un'esposizione importante dal 2002 a oggi. Il nostro obiettivo è chiaro: diventare un punto di riferimento enologico e turistico nell'Italia centrale”, ha infatti detto Masci.

Le fa l’eco il sindaco Amerigo Orlando: “Percepisco l'entusiasmo che tutti i produttori profondono nel lavorare a questo progetto. "Inedita" è un appuntamento fisso che ci rivedrà insieme anche nei prossimi anni e servirà per fare un'autoanalisi. Noi ci saremo”. L'enologo Riccardo Brighigna, in rappresentanza dei produttori di Villamagna, ha invece spostato l’attenzione sulle tendenze del mercato e sul valore identitario della denominazione: “Credo che oggi il consumatore, al di là delle statistiche che vengono fatte ogni tanto, scelga principalmente per due ragioni: per stile e per prezzo. Di conseguenza, non dobbiamo intercettare messaggi sbagliati perché il nostro territorio non ci consente di abbassare la guardia e la qualità. I gusti sono soggettivi, la qualità no. Il Villamagna è Villamagna: non tocchiamolo, perché deve avere caratteristiche ben definite. Se ci facciamo influenzare, rischiamo di rovinare questo piccolo gioiello”.

La chiusura è stata affidata a Guido Cucchia, un ragazzo di Villamagna che vive in Olanda da 10 anni e che, proprio nell’ottica di una promozione del territorio all’insegna del marketing a 360 gradi, ha inventato BorGo, piattaforma sociale e turistica che vuole rilanciare i borghi abruzzesi attraverso la partecipazione, valorizzando il patrimonio locale (artigiani, produttori, giovani e realtà culturali): “L'Olanda è a sole due ore di aereo da qui ma è un altro mondo. Quando torno qui e mi confronto con i miei coetanei, noto sempre un certo stupore nei loro occhi. Per noi conta molto il modello gerarchico, mentre lì puoi anche prendere da parte un manager, metterlo a sedere e spiegargli che sta sbagliando. Il Villamagna Doc ha grandi potenzialità: come tour operator, io non devo vendere la bottiglia ma l'esperienza. Sicuramente bisogna puntare anche su questo. Va creato un modello che unisca turismo responsabile, imprenditorialità e impatto sociale”.

La giornata si è conclusa con la presentazione della Riserva Villamagna Doc 2022, cioè l'annata che sarà in commercio a partire dal 2026. Un vino da far ancora affinare in botte ma che è già decisamente promettente, a conferma della qualità e della cura che caratterizzano questa denominazione di origine controllata. Sette le cantine protagoniste dell’anteprima: Valle Martello, Torre Zambra, Cascina del Colle, Piandimare, Cantina Villamagna, Palazzo Battaglini e Agricosimo. Perché l'unione, anche in Abruzzo, può fare la forza se c’è la volontà di lavorare in sinergia.

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