spari in via del porto

L’agguato ripreso dalla telecamera

In due hanno agito contro Pellerani: i carabinieri studiano il filmato

VASTO. I killer che martedì pomeriggio hanno sparato contro Yari Pellerani, 28 anni, erano due centauri. I carabinieri non parlano ma diversi automobilisti in transito hanno visto una moto che schizzava via dopo aver lasciato sull’asfalto il ventottenne ferito. I medici del San Pio ieri hanno fatto scendere il ferito del letto per verificare se il proiettile ha provocato danni alla deambulazione. Così non è. Nonostante la raffica di colpi sia stata esplosa a distanza ravvicinata, la prontezza della vittima a gettarsi sull’asfalto ha evitato ad almeno 3 colpi di andare a segno.

Un proiettile è entrato nell’addome del giovane senza danneggiare gli organi vitali. Le immagini della moto pare siano ben visibili su un filmato registrato da una telecamera a circuito chiuso. La targa della moto potrebbe aiutare i carabinieri a risalire allo sparatore. I carabinieri hanno eseguito un accurato sopralluogo nel punto in cui Pellerani è stato affrontato e ferito. I militari hanno cercato di recuperare i bossoli. Se ci siano riusciti non si sa. Le bocche sono cucite. Le indagini coordinate dal procuratore Giancarlo Ciani, a detta del maggiore Giancarlo Vitiello, non hanno ancora imboccato una pista precisa. «Al momento non escludiamo niente», afferma l’ufficiale. L’unica certezza è che qualcuno ha cercato di uccidere Pellerani. Qualcuno che conosceva le sue abitudini e ha agito cogliendolo di sorpresa. I colpi sono stati sparati all’altezza del ventre. Qualche colpo anche dopo che Yari era a terra. La necessità di fuggire ha impedito ai killer di mirare con maggiore precisione. Gli investigatori cercheranno di scoprire attraverso gli amici chi odiava Pellerani al punto da volerlo uccidere e confidano nella collaborazione dei cittadini. «Chi può fornire indicazioni utili alle indagini lo faccia», insistono i militari. (p.c.)

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