L’annuncio di Marfisi: «Mancano i fondi niente Mastrogiurato»

Dopo 32 anni cancellata la rievocazione storica della fiera «La Regione non risponde alla richiesta di contributi»

LANCIANO. «La rievocazione storica del Mastrogiurato quest’anno non si farà, se saranno confermate le voci degli ulteriori tagli dei fondi da parte della Regione». È un annuncio shock quello di Danilo Marfisi, presidente dell’associazione Il Mastrogiurato che da 32 anni riporta la città indietro nel tempo ai fasti del medioevo quando Lanciano era la regina delle fiere e dei commerci e che risveglia l’economia dell’intero territorio. Ma l’evento è appeso ad un filo.

«A oggi la rievocazione non si fa», annuncia Marfisi, «visto che la Regione ancora non ha risposto alla nostra richiesta di contributo. Voci dicono poi che la regione darà 20mila euro: l’80 per cento in meno dei fondi di tre anni fa. Se così fosse la rievocazione, la settimana medievale, gli spettacoli, non si faranno. E la Regione avrà tagliato non solo un pezzo di storia, ma una fetta di economia».

Fino a qualche anno fa il budget della manifestazione era di 150mila euro:100mila dalla Regione, 25mila dal Comune e20mila dalla Provincia e gli sponsor. Da tre anni è sparito il contributo provinciale e la Regione ha portato i fondi a 70mila e l’anno scorso a 40mila euro. «Con 20mila euro non possiamo fare nulla. Già tagliato tutto: i vestiti sono rimasti senza manutenzione», dice Marfisi, «poche città partecipano al corteo, tagliati i concerti di musica antica, il teatro medievale, eliminate 6 nazioni partecipanti sulle 8 con cui abbiamo rapporti. Eppure questa manifestazione porta presenze alberghiere, migliaia di turisti che consumano nei bar, pizzerie, negozi. Non a caso le altre città e regioni puntano, ancora di più in tempi di crisi, sugli eventi storici. Piazza Armerina in Sicilia, che è quella che ha i fondi minori, dopo di noi, conta 175mila euro solo dal Comune», ricorda il presidente, «Foligno, il top, ha 2 milioni. La nostra associazione non pensa di essere più o meno meritevole di altre iniziative finanziate dalla Regione, che ha il diritto di decidere a chi vadano i soldi. Chiediamo però di avere una risposta in tempi ragionevoli: deve arrivare entro 5 giorni». (t.d.r.)

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