L’assenteista sospeso per un mese

Il dipendente comunale si era allontanato dal lavoro per faccende private. Verifiche su un collega

LANCIANO. Una sospensione di circa un mese per uno dei due dipendenti comunali che si sono assentati dal luogo di lavoro per motivi personali e la creazione di una commissione comunale per indagare sulle condotte illecite di alcuni dipendenti. L’amministrazione del sindaco Mario Pupillo usa il pugno di ferro contro i casi di assenteismo che si sono verificati nelle scorse settimane. Due finora i dipendenti che hanno ricevuto i provvedimenti disciplinari da parte del Comune. Uno dei due sta già scontando una sospensione di una trentina di giorni, mentre per l’altro dipendente si attende la conclusione del provvedimento.

I due, a seguito di alcune indagini, sono stati sorpresi, parrebbe addirittura dallo stesso sindaco, a svolgere attività personali all’interno dell’orario di lavoro. Secondo alcune indiscrezioni sembrerebbe che uno dei due dipendenti uscisse dagli uffici comunali per rintanarsi in un vicino rivenditore di tabacchi e valori bollati per giocare alle macchinette. L’altro, invece, sarebbe stato sorpreso a fare la spesa in quello che doveva essere il suo orario di ufficio. I comportamenti sarebbero stati reiterati nel tempo e talmente eclatanti da essere notati da alcuni cittadini. Diverse anche le lamentele arrivate direttamente da parte degli utenti.

La sospensione dal servizio è una delle sanzioni applicabili nei procedimenti disciplinari delle pubbliche amministrazioni ed è regolamentata nel codice civile e nello Statuto dei lavoratori. La sospensione, con annessa privazione della retribuzione, può durare dagli 11 giorni fino a un massimo di sei mesi. Tra le varie sanzioni, finora non ancora applicate, c’è anche il licenziamento, con o senza preavviso. Anche la Procura di Lanciano sta procedendo con le indagini. La segnalazione alla Procura da parte della stessa giunta è un atto dovuto per verificare se sussistono elementi per avviare anche un’indagine penale sui due casi. Gli illeciti potrebbero essere vari, dal peculato, all’abbandono ingiustificato del luogo di lavoro, fino alla truffa.

E nel mirino dell’amministrazione comunale potrebbero esserci anche altri casi. «I furbetti del quartiere», sottolinea il sindaco Pupillo, «non avranno vita facile con questa amministrazione. Ribadisco la professionalità e lo spirito di sacrificio di tutti i dipendenti del Comune che si stanno sobbarcando un lavoro impegnativo e più complicato rispetto a prima, ma come amministratori di questa città dobbiamo salvaguardare anche i cittadini, che sono le vittime di questa incresciosa situazione. In un contesto economico come questo non tollero che alcune persone guadagnino soldi pubblici senza svolgere il proprio dovere».

Daria De Laurentiis

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