CHIETI

L'ex biblioteca regionale nel degrado, un video solleva la polemica / VIDEO

Porte rotte e libri gettati a terra, utilizzati persino come sostegni per trampolini di lancio

CHIETI. I preziosi volumi dell'enciclopedia Treccani finiti a fare da sostegno per tavole di legno utilizzate come trampolini di lancio per skateboard o biciclette. Libri lasciati nel piazzale dell'ex biblioteca regionale, ormai accessibile a tutti a causa del cancello che non chiude più.

All'interno dell'edificio, che doveva essere un punto di ritrovo culturale della città, ora regna il degrado. Porte e vetri rotti, sporcizia ovunque, scritte sui muri, sedie e poltroncine rovesciate nello spiazzale, estintori abbandonati e, soprattutto, libri incustoditi. Sparpagliati per terra all'interno dei locali, gettati anche fuori dall’edificio e finiti a fare da sostegno per improbabili trampolini di lancio.

È la situazione in cui si trova l'ex Centro servizi culturali della Regione, chiuso a seguito del terremoto del 2016, da tempo oggetto di denunce da parte dei residenti. A documentare tutto adesso è anche l'obiettivo di Fabrizio Franceschelli, regista teatino, per anni in forza alla trasmissione Chi l'ha visto di Rai 3, che commenta con sdegno l'incredibile situazione che gli si para davanti. 

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L'ex biblioteca regionale a Chieti in pieno degrado
Porte rotte, libri buttati a terra e persino utilizzati come sostegno per trampolini (video di Fabrizio Franceschelli)

Un video diventato subito virale, tanto che la Regione, venuta a conoscenza del caso ha ordinato una pulizia a tempo di record almeno degli spazi esterni.

Di fronte all'evidente disastro sono intervenuti un po' tutti, sindaco e vicesindaco, Diego Ferrara e Paolo De Cesare, per dire che il Comune avrebbe chiamato ufficialmente in causa la Regione proprietaria dello stabile, la consigliera regionale M5s Barbara Stella per annunciare una interpellanza e gli esponenti regionali e comunali di FI e FdI, Mauro Febbo, Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia, per difendere la Regione e attaccare la precedente amministrazione regionale. (a.i.)