L’Iper di Ortona raddoppia Mazzata sui piccoli negozi

Salta la conferenza di servizi, Piccinino (Confesercenti) contraria al progetto Favorevole l’assessore comunale Bomba: potrebbe portare occupazione

ORTONA. L' Iper di contrada Santa Liberata ha presentato al Comune di Ortona un progetto di cambio di destinazione d'uso di tre spazi interni al centro commerciale per l'ampliamento della superficie di vendita di 1.330 metri quadri. Due giorni fa, si è tenuta la prima Conferenza di servizi, a Palazzo di città, su questo argomento, alla quale hanno partecipato: amministrazione comunale, Regione, Provincia, comuni di Tollo e Rocca San Giovanni, Confesercenti, Federconsumatori, i sindacati dei lavoratori, la proprietà dell'Iper e altri organismi. «La riunione è stata rinviata per carenza di documentazione», ha reso noto la Confesercenti che attenderà l'acquisizione di tutte le “carte” sul progetto: autorizzazioni, pareri e altro, per poi poter esprimere, nella sede appropriata, il proprio parere tecnico sull'iniziativa. L'associazione di categoria comunque dice subito no a questa iniziativa della grande distribuzione perché potrebbe danneggiare, in qualche modo, le piccole e medie attività del centro storico.

«In questo periodo di crisi così grave a livello nazionale e internazionale che sta attraversando anche il territorio ortonese, in tutti gli ambiti», commenta Paola Piccinino, responsabile della Confesercenti di Ortona, «il medio, ma soprattutto, il piccolo commercio non è in grado di sopportare un progetto della grande distribuzione che potenzierà la sua capacità di vendita, oltretutto considerando che il bacino dei potenziali acquirenti è ristretto rispetto all'offerta. Noi siamo contrari al progetto», continua, «che potrebbe danneggiare le piccole attività del centro e di periferia, molte delle quale si trovano già in un momento di difficoltà. Non penso che l'apertura di nuovi negozi all'interno della galleria commerciale dell'Iper possa creare chissà quanti nuovi posti di lavoro. Inoltre, mi sembra che ci siano già aree vuote dovute a delle chiusure, perché non recuperare quelle?» Dall'elaborato grafico, emergono tre nuove aree interne alla struttura già esistente: un'unità immobiliare a destinazione commerciale di 755 metri quadrati, un'ex area espositiva di 275, che con il cambio di destinazione d'uso, avrà anch'essa una destinazione commerciale e, infine, una terza unità immobiliare, sembra a destinazione commerciale, di 300 metri quadri. Alcuni giorni fa, su questa iniziativa commerciale, l'assessore comunale alle attività produttive e al commercio, Michele Bomba si era espresso positivamente sul progetto: «Mi sembra una buona idea per rilanciare la galleria commerciale dell'Iper. Un investimento aziendale per attrarre nuove attività del settore "no food". La speranza è che questa iniziativa possa avere una ricaduta positiva in termini economici e occupazionali per la cittadinanza».

Lorenzo Seccia

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