La pallavolo non paga il conto dell’albergo

Ingiunzione alla Fipav provinciale per un torneo di beach volley. Il Dakar: «Ci deve 11 mila euro»

VASTO. Il Torneo delle regioni di beach volley si è concluso da diversi mesi, ma il conto per i servizi offerti tra cene e pernottamenti, a molti albergatori non è stato saldato. «Il 2013 è stato un anno di crisi terribile e questa manifestazione sportiva rappresentava una ottima opportunità per il rilancio del comparto turistico, peccato che i soldi non siano arrivati», segnala l’avvocato Enzo Carusi, rappresentante legale dell’Hotel Dakar, una delle strutture ricettive che ha ospitato i team e che deve ancora incassare 11mila euro.

«A maggio dello scorso anno, un’agenzia locale che organizza manifestazioni sportive con il patrocinio del Comune, ha preso contatti con la struttura che ha poi ospitato dal 18 al 21 luglio un centinaio di persone, tra atleti e accompagnatori dopo aver ricevuto conferma per le prenotazioni dalla Fipav di Chieti», racconta l’avvocato Carusi. «In passato, quando le prenotazioni arrivavano dalla Fipav Roma, non c’è mai stato nessun tipo di problema. A luglio è stato garantito che la Federazione pallavolo provinciale avrebbe saldato entro 60, massimo 90 giorni dall’emissione della fattura, però non è stato così. Anche altri alberghi sono nelle stesse condizioni», raccontano Angela D’Addario, amministratrice del Dakar, e Riccardo Pitaccio, responsabile della ricezione.

«Atteso il decorso dei terminii, a metà di ottobre è stata contattata telefonicamente la Fipav provinciale che ha preso tempo per saldare il dovuto, in attesa dell’arrivo di finanziamenti dalla Regione. I successivi contatti telefonici sono stati impossibili. A metà novembre è partita la messa in mora a cui ha fatto seguito un decreto ingiuntivo. Ora, per tutelare gli assistiti, l’iter legale proseguirà. Il Dakar, tra fattura e spese legali, deve avere circa 11mila euro senza considerare i danni nelle stanze: è stato perfino rotto un televisore», riferisce l’avvocato. «Il timore è che anche eventuali azioni legali possano risultare inutili, se la situazione finanziaria della Federazione provinciale risultasse tale da non permettere i pagamenti», sostengono dalla direzione del Dakar.

La manifestazionepare si ripeti pure l’estate prossima. «L’amministrazione comunale tuteli la propria immagine quando sceglie di patrocinare eventi e tutelare anche gli operatori turistici della città».

Simona Andreassi

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