La pausa natalizia nelle fabbriche: ferie lunghe anche nell’indotto

La maggior parte delle aziende si allinea a Denso e Pilkington: stop alla produzione fino all’8 gennaio La Rana (AssoVasto): manca manodopera, fermo necessario per far riposare chi ha lavorato in estate
VASTO. Quindici giorni di stop fra fine anno e inizio anno nuovo. La stragrande maggioranza delle piccole e medie aziende di Vasto e San Salvo si fermeranno dal 23 dicembre all’8 gennaio, esattamente come faranno Denso e Pilkington. La decisione non è tuttavia legata allo stop dei colossi industriali, né alla crisi. Al contrario le aziende del territorio si fermeranno più a lungo durante le festività natalizie per far riposare i dipendenti che in molti casi hanno lavorato anche ad agosto.
«Con la ripresa economica e l’arrivo di ordinativi», spiega il direttore di AssoVasto Giuseppe La Rana, «diverse aziende sono state costrette la scorsa estate a chiedere ai lavoratori di ridurre le ferie estive. Impossibile in qualche caso contare sul ricambio del personale perché mancano lavoratori». Qualche giorno fa AssoVasto ha incontrato le agenzie interinali per fare il punto della situazione. «Ancora una volta», dice La Rana, «le agenzie hanno ribadito che a Vasto e nel Vastese c’è carenza di personale». Mancano saldatori, riparatori e manutentori. «Spesso chi viene chiamato non si presenta», prosegue il direttore di AssoVasto.
Il problema riguarda tutti i settori, le industrie metalmeccaniche ma anche quelle del legno, le industrie della meccatronica, le imprese dei servizi informatici le industrie del tessile, abbigliamento e calzature. Ancora più degli anni prima della pandemia la mancanza di lavoratori continua ad essere un problema per i lavoratori. Tempi duri insomma per le imprese costrette a far fronte a una tempesta perfetta fatta di carenza di risorse umane. Chi lavora dunque ha bisogno di una pausa per riprendere fiato e iniziare il nuovo anno al meglio.
Il 2024 grazie, anche a Punta Penna, porterà nuovo lavoro. Continua a crescere l’interesse di diversi gruppi industriali sul Vastese. La zona industriale di Punta Penna continua ad essere appetibile per la logistica. Anche l’Arap conferma l’interesse per le aree industriali del Vastese. Sia Punta Penna che Piana Sant’Angelo, come pure la Val di Sangro, sono tornate ad interessare gruppi imprenditoriali del nord Italia. Il rating è positivo. La zona è valutata positivamente dal punto di vista della logistica. A favorire la ripresa dell’area industriale di Punta Penna è stato anche il protocollo d’intesa sottoscritto da tutti i soggetti interessati alla Zes, fra Regione, Comune, Provincia, Rete ferroviaria italiana e Autorità portuale Centro Adriatica.(p.c.)
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