La prima regina con un grande tatuaggio

Salsomaggiore, a Francesca Testasecca, 19 anni, umbra, la corona della più bella

SALSOMAGGIORE. Miss Italia 2010 è Francesca Testasecca, è umbra e ha 19 anni. Il televoto ha scelto la bellezza tradizionale, mora e formosa. Prima Miss con un tatuaggio colorato a destra della pancia. Appena diplomata all'istituto tecnico turistico, in futuro vuole fare l'assistente di volo. L'ha incoronata Sofia Loren, madrina della serata, con il diadema creato per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Ha battuto sul filo di lana la bionda veneta Giulia Nicole Magro. Ha sperato fino all'ultimo Giulia Di Quinzio, la sola delle abruzzesi giunta al traguardo. Per lei terzo posto.

E non sono mancati i primi colpi di scena: tra le ripescate, infatti anche Alessia Mancini Miss Lazio, al centro delle polemiche per la vicenda trans, e poi «ribocciata». Per lei ha spezzato una lancia il giurato Mariotto: «La numero 53 Alessia Mancini ci resterà nel cuore, per noi è lei la vera vincitrice per Miss Italia».

Ore 21.22, si parte. Tutti rigorosamente in nero. Milly, la Mirigliani, le 12 reginette finaliste e perfino Emanuele Filiberto. E' stata la prima finalissima senza il patron Enzo Mirigliani, ma le polemiche non sono mancate, arrivate forse ad arte, di certo abbastanza fragorose.

Sangue e ascolti, audience e e sangue in tv. Dove per sangue s'intende la storia strappalacrime, la situazione difficile, insomma qualcosa che inchiodi lo spettatore ala poltrona, e dove per appeal s'intende numeri, cioè audience, con tutto quello che poi ne consegue in termini di finalizzazioni degli ascolti tv. E' il binomio a cui ha pensato Patrizia Mirigliani, organizzatrice del concorso di Miss Italia, quando ieri in un incontro in sala stampa con i giornalisti ha cercato di spiegare qualcosa a proposito dell'andamento delle serate televisive di questa finale e, in particolare, quando le è stato richiesto un commento sul fatto che da parte della giuria tecnica - in particolare da parte di Guillermo Mariotto - sono stati rifilati alle concorrenti anche diversi voti bassi, molto bassi, finanche il 3. E la patron del concorso non ci ha pensato molto a rispondere: «Il voto basso fa parte di questo. La Miren ha le sue regole, la Rai le sue esigenze, cioè fare un format che faccia appeal, e l'appeal c'è quando c'è il "sangue"».

Parole forti, indubbiamente, che denotano punti di vista molto lontani tra i due partner nell'avventura Miss Italia. E in merito alle polemiche sollevate da alcune fonti e relative al presunto cambio di sesso di una ragazza che partecipa al concorso di Miss Italia, il Codacons e l'Associazione Utenti Radiotelevisivi rivolgono oggi un appello a Patrizia Mirigliani, al fine di mettere la parola fine alla vicenda.

«Se vi sono tutti questi dubbi sul sesso della miss, sarebbe bene mostrare in diretta tv il certificato di nascita della ragazza, così da chiudere definitivamente la questione - spiega il Codacons - Il pettegolezzo di basso livello sul presunto stato di transessuale rischia di avvantaggiare ingiustamente la concorrente sotto il profilo pubblicitario, danneggiando tutte le altre ragazze in gara e violando le regole del concorso, in quanto non si garantisce la dovuta par condicio tra le miss».

La candidata abruzzese, Giulia di Quinzio, già Miss Eleganza, si fa onore, nella serata finale supera tutti gli ostacoli e le eliminazioni, è tra le tre finaliste selezionate dopo i siparietti con Flavio Insinna in veste di commissario.

La serata scorre lenta, le esigenze del format e il disperato bisogno di audience alla fine hanno trasformato la finale in una specie di appendice di «Ballando con le stelle», mancava solo l'ex ladro di biciclette Paolo Belli. E così tutte le 12 finaliste hanno gareggiato a passo di tango con gli istruttori di danza dell'altro programma della Carlucci.

Ed è arrivata la madrina, da Ginevra come precisa Emanuele Filiberto. Sofia Loren, splendida ha fatto il suo ingresso applauditissima sulla scena e ha ricevuto i complimenti delle reginette in gara. Giulia Di Quinzio difende i colori abruzzesi, le altre reginette in gara sono uscite di scena nella prima e nella seconda serata, Miss Abruzzo (con il numero 52) Gloria Castrataro, nata a Pescara, Miss Marche (con il numero 24), Maria Chiara Centorami, nata a Vasto dove vive, Miss Deborah Milano Abruzzo Laura Vernizzi (che però è nata a Como e vive a Cantù) e Julia Weatherhogg Piccioli, Miss Roma, la cui famiglia è originaria di Navelli.

Stacco musicale di Biaggio Antonacci e via verso la corsa finale con Sofia Loren che ricorda e ripercorre la sua carriera in diretta tv e consiglia alle miss di andare a lavorare. E ha lasciato di sasso i giornalisti una frase di Giulia Di Quinzio nell'incontro stampa del pomeriggio, durante la mezz'ora di accesso consentita anche ai familiari delle reginette finaliste: «Se mi sento una gnocca? Beh, se sono qui penso di non essere una cessa...», ha detto la bella Giulia rispondendo ad una domanda. E poi, quanto allo spettacolo: «non é noioso, forse perché lo vivo direttamente, e poi Milly é grande, ci aiuta, ci riempie di consigli». Giulia, però, un sogno lo insegue: entrare nella Guardia di Finanza. Perché le Fiamme Gialle? «La Finanza la vedo più importante, c'é l'accademia. Però se mi va bene la moda...».

E prima della corsa finale per l'incoronamento della più bella d'Italia, si è fatto vivo con un comunicato il presenzialista Gabriele Paolini, annunciando che avrebbe vinto Giulia Nicole Magro, che era passata tra le finaliste insieme a Giulia Di Quinzio e Francesca Testasecca, la vera vincitrice.
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