La rassegna sul miele fa il pienone e sbalordisce la Colò

Oltre diecimila visitatori tra gli stand dei 32 produttori La conduttrice televisiva madrina della manifestazione

TORNARECCIO. Bagno di folla ieri mattina per Licia Colò, che l’organizzazione di “Tornareccio Regina di Miele” ha voluto come madrina della manifestazione. La nota conduttrice televisiva ha firmato autografi, ha accettato con disponibilità le richieste di foto, ha risposto alle domande e si è soffermata con interesse e curiosità a ogni stand dell’azzeccato percorso lungo il centro storico. Senza dubbio Tornareccio Regina di Miele anno dopo anno migliora nella qualità e quantità d’iniziative, la qual cosa è apprezzata dai visitatori che quest’anno hanno superato le diecimila presenze. L’intervento di Licia Colò ha arricchito l’iniziativa proprio per l’interesse che lei ha dimostrato verso i diversi prodotti; ha voluto approfondire le varie fasi della produzione del miele; è rimasta affascinata da un’arnia nella quale le api erano in attività, ha apprezzato altre produzioni locali dalle mozzarelle, ai salumi, all’olio, al tartufo e dolci.

«Licia, sono una tua ammiratrice mi dispiace che non sei più in televisione (dopo sedici anni, la Colò è stata sostituita dalla conduzione del programma Rai “Alle falde del Kilimangiaro”, ndc)», ma lei non si è scomposta e con il solito sorriso ha risposto: «No, no, ritornerò presto in tivù. Andremo da qualche altra parte, dove apprezzano ciò che facciamo».

Tornareccio Regina di Miele è stata l’occasione per fare il punto sul mondo delle api e sulla produzione del miele. «Quest’anno abbiamo avuto una produzione inferiore rispetto allo scorso anno ma la qualità è ottima», dice Luca Finocchio, produttore di miele di Tornareccio. «Le api anticipano ciò che capita all’uomo, cioè sono anni che noi produttori diciamo che l’ambiente non è più sano e da anni le api ne risentono, oggi sperimentiamo anche sulla salute dell’uomo quelle conseguenze». Soddisfatto il sindaco, Remo Fioriti: «Abbiamo dato un taglio diverso alla manifestazione e siamo contenti che anche la Regione con la presenza dell’assessore all’agricoltura Dino Pepe “scopra” il miele e il mondo delle api. Tutto questo è importante per trovare un percorso per l’Expo 2015».

Tornareccio ha messo in mostra il suo gioiello creato da passione e sacrifici di tanti apicoltori i cui figli e nipoti hanno immagazzinato saperi ed esperienze. Sono 32 le aziende che “vivono” solo con le api: tra queste dieci hanno una filiera commerciale nazionale ed estera; 70 sono gli addetti e la produzione di miele si attesta intorno a 250 tonnellate.

Matteo Del Nobile

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