ATESSA

La Sevel spinge sulla produzione e passa a 17 turni. Ma i sindacati protestano

La fabbrica punta a 300mila furgoni Ducato all’anno. Le richieste delle maestranze: «Incentivi economici per ogni sabato di lavoro»

ATESSA. Si è concluso venerdì l’esame congiunto tra direzione aziendale Sevel _ la più grande fabbrica d'Abruzzo e dove si producono i furgoni modello Ducato _ e comitato esecutivo delle rsa Fim, Uilm e Fismic sull’aumento della nuova turnazione che passerà da 10 a 12 turni più i 5 della notte volontaria (si passa da 15 a 17 turni), per rispondere a un aumento della produzione che arriverà, quest’anno e il prossimo, a sfiorare i 300mila furgoni commerciali leggeri ogni anno. La direzione Sevel ha confermato che la nuova turnazione (dal lunedì al sabato) inizierà dalla settimana del 7 ottobre dopo aver atteso i 15 giorni di legge a seguito dell’annuncio ufficiale da parte dell’azienda.
Da contratto, Fca (Fiat-Chrylser), e dunque Sevel, possono decidere l’aumento della turnazione senza il confronto e il placet dei sindacati firmatari del contratto collettivo specifico, la cui firma sul verbale di esperita procedura non è indispensabile. Ma dopo un’approfondita discussione, l’esecutivo delle rsa ha ritenuto opportuno non firmare il documento, al fine di lanciare un segnale all’azienda e tentare un’ultima trattativa sulle richieste avanzate.

Cinque i punti sui quali si concentrano in sostanza le richieste dei sindacati. Il più importante è quello di legare la nuova turnistica strettamente alle esigenze di mercato, in modo da evitare, qualora la produzione dovesse scendere, situazioni come quelle dello stabilimento di Melfi, dove si lavora solo nei mesi di massima produzione e poi si è costretti a ricorrere alla cassa integrazione. Ad Atessa i sindacati chiedono quindi che si possa tornare, in caso di cali produttivi, a lavorare dal lunedì al venerdì su 10 turni. Ancora, le organizzazioni sindacali auspicano che si riconosca un incentivo economico che retribuisca in modo specifico il lavoro di sabato svolto in regime ordinario; che si concordino misure che riducano la permanenza in fabbrica il sabato, in particolare per il secondo turno e si prevedano per il turno di notte volontario, dei meccanismi di alternanza, qualora il numero dei richiedenti superasse le disponibilità.

Fra le richieste alla direzione aziendale c’è anche quella della definizione di un percorso di stabilizzazione occupazionale per i lavoratori in somministrazione e staff leasing (ovvero dipendenti in carico alle agenzie di somministrazione e non alle dipendenze dirette della Sevel) qualora i volumi produttivi della Sevel saranno consolidati.
Nell’occasione dell’incontro con l’esecutivo delle rsa Fim, Uilm e Fismic, la direzione aziendale ha comunicato anche il ricorso a un turno di lavoro straordinario nella giornata di sabato 5 ottobre (turno A).