La Sider Vasto al Gruppo Arvedi: dopo otto anni riapre l’acciaieria
Fumata bianca dalla vendita all’asta dell’azienda chiusa dal 2015 e con 44 operai rimandati a casa La fabbrica passa nella proprietà del presidente onorario della Cremonese: a febbraio si riparte
VASTO. Fumata bianca al termine dell'asta tenuta dal tribunale di Vasto per la vendita della Sider Vasto. L'azienda è stata acquistata dal Gruppo Arvedi, uno dei più grandi gruppi siderurgici italiani. La chiusura della Sider Vasto datata 2015, portò al licenziamento di 44 lavoratori. Fra sei mesi, grazie a Giovanni Arvedi, a capo di un gruppo che conta 3.600 dipendenti, nella fabbrica vastese si riaccenderanno gli impianti che daranno lavoro a un centinaio di persone. Il numero di dipendenti potrebbe crescere nei mesi successivi. La notizia è stata accolta con soddisfazione dall'AssoVasto, l'associazione di imprese del Vastese.
La ex Sider è stata venduta all'asta dopo innumerevoli tentativi. Il prezzo a base d’asta era 17,5 milioni di euro. Si ignora la cifra con cui è stata rilevata la fabbrica. Il capannone sviluppa oltre 87mila metri a ridosso del porto di Punta Penna, non lontano dal casello autostradale Vasto Nord. L'immobile è collegato alla stazione ferroviaria con 1.240 metri di raccordo ferroviario che passa all’interno dello stabilimento.
La Sider Vasto, aperta nel 1976 spense gli impianti sette anni fa. Da allora il capannone è stato lasciato vuoto e le vendite all'asta non hanno prodotto risultati. L'acquisto della fabbrica da parte di Giovanni Arvedi, presidente onorario della Cremonese calcio, che milita in serie A, è ritenuto dagli operatori del territorio un passaggio importante. Il Gruppo Arvedi è uno dei principali produttori d'acciaio d'Europa con un fatturato che oscilla tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro. Le varie aziende del gruppo occupano 3.600 dipendenti con un volume di produzione siderurgica di 4,3 milioni di tonnellate. Giovanni Arvedi ha fondato e sviluppato diverse società operanti nel settore della laminazione, produzione e trasformazione di prodotti siderurgici. L'industriale dovrà rimettere a nuovo il capannone e adattarlo alle nuove produzioni. Salvo imprevisti la Arvedi potrebbe iniziare a produrre già a febbraio 2023.
In un periodo di grande crisi, la vendita della Sider Vasto è stata accolta con entusiasmo nel territorio. «Ci aspetta un quadrimestre estremamente difficile», aveva detto al Centro lunedì scorso il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana. L'arrivo di un colosso industriale importante come il Gruppo Arvedi riaccende le speranze dell'indotto che sta subendo pesantemente gli effetti collegati alla guerra in Ucraina. Da un lato la riduzione di ordinativi con lavorazioni affidate all'esterno, dall'altro la riduzione della forza lavoro interna. In un quadro decisamente preoccupante, la vendita di Sider Vasto è la lieta notizia che risolleva gli umori. La ripresa dell'attività della fabbrica è positiva anche per il porto di Punta Penna e per gli operatori portuali.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La ex Sider è stata venduta all'asta dopo innumerevoli tentativi. Il prezzo a base d’asta era 17,5 milioni di euro. Si ignora la cifra con cui è stata rilevata la fabbrica. Il capannone sviluppa oltre 87mila metri a ridosso del porto di Punta Penna, non lontano dal casello autostradale Vasto Nord. L'immobile è collegato alla stazione ferroviaria con 1.240 metri di raccordo ferroviario che passa all’interno dello stabilimento.
La Sider Vasto, aperta nel 1976 spense gli impianti sette anni fa. Da allora il capannone è stato lasciato vuoto e le vendite all'asta non hanno prodotto risultati. L'acquisto della fabbrica da parte di Giovanni Arvedi, presidente onorario della Cremonese calcio, che milita in serie A, è ritenuto dagli operatori del territorio un passaggio importante. Il Gruppo Arvedi è uno dei principali produttori d'acciaio d'Europa con un fatturato che oscilla tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro. Le varie aziende del gruppo occupano 3.600 dipendenti con un volume di produzione siderurgica di 4,3 milioni di tonnellate. Giovanni Arvedi ha fondato e sviluppato diverse società operanti nel settore della laminazione, produzione e trasformazione di prodotti siderurgici. L'industriale dovrà rimettere a nuovo il capannone e adattarlo alle nuove produzioni. Salvo imprevisti la Arvedi potrebbe iniziare a produrre già a febbraio 2023.
In un periodo di grande crisi, la vendita della Sider Vasto è stata accolta con entusiasmo nel territorio. «Ci aspetta un quadrimestre estremamente difficile», aveva detto al Centro lunedì scorso il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana. L'arrivo di un colosso industriale importante come il Gruppo Arvedi riaccende le speranze dell'indotto che sta subendo pesantemente gli effetti collegati alla guerra in Ucraina. Da un lato la riduzione di ordinativi con lavorazioni affidate all'esterno, dall'altro la riduzione della forza lavoro interna. In un quadro decisamente preoccupante, la vendita di Sider Vasto è la lieta notizia che risolleva gli umori. La ripresa dell'attività della fabbrica è positiva anche per il porto di Punta Penna e per gli operatori portuali.
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