La Tasi all’uno per mille In aula scoppia la protesta

La maggioranza vota l’aliquota minima della tassa sui servizi prevista dalla legge Dura l’opposizione: cittadini tartassati per mancanza di programmazione

VASTO. Il Comune applica l’aliquota minima prevista dalla legge, l’uno per mille, ma le opposizioni protestano e parlano di «maggioranza pasticciona e confusionaria». Si è consumato nell’aula consiliare lo scontro sulla Tasi, approvata con 14 voti favorevoli, cinque contrari e due astenuti. Bocciato l’emendamento delle minoranze, che proponevano di non tartassare ulteriormente i cittadini («Tasi zero»), alla stregua di quanto già fatto da altri comuni italiani.

Tasi, acronimo di tassa sui servizi indivisibili, è la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014. Riguarda i servizi rivolti alla collettività, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione. La novità è che il soggetto passivo non è solo il proprietario dell’immobile, ma anche l’affittuario.

«L'amministrazione comunale, per l’anno 2014, ha applicato l’aliquota minima prevista dalla legge, l’uno per mille», fanno notare a Palazzo di città, «per quanto concerne gli immobili locati, il 25 per cento sarà a carico degli inquilini, il 75 per cento a carico dei proprietari. Si ricorda che l’acconto Tasi va versato entro il 16 ottobre prossimo. Il saldo entro il 16 dicembre».

Le minoranze hanno chiesto di sollevare i cittadini dal pagamento del tributo. Il loro emendamento è stato bocciato dalla maggioranza, come era del resto prevedibile.

«Ancora una volta, per mancanza di programmazione, l’amministrazione civica di Vasto si ritrova a mettere le mani nelle tasche dei cittadini al contrario di quanto fatto da alcuni illuminati Comuni italiani», affermano Andrea Bischia, Massimo Desiati, Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete, Antonio Monteodorisio e Etelwardo Sigismondi, «è vero che i governi Letta-Renzi hanno sottratto vitali risorse agli enti locali, ma la responsabilità dell’amministrazione Lapenna è di averle costantemente sperperate per mille rivoli. Non esistono due minoranze: esistono amministratori che aderiscono in un contesto economico così tragico ai problemi reali e quotidiani dei cittadini vastesi e amministratori che perseguono attraverso un dissennato sistema di potere l’assoluta distanza da essi. Scegliendo di bocciare il nostro emendamento, che prevedeva la Tasi pari a zero, nessuno può chiederci di assecondare un’amministrazione che continua a tassare e tartassare i cittadini».

Approvati anche gli altri punti all’ordine del giorno: la convenzione per la gestione dei rifiuti solidi urbani (cinque consiglieri non hanno partecipato alla votazione) e l’atto di indirizzo relativo al regolamento e alle istanze per la regolarizzazione delle insegne pubblicitarie (approvato all’unanimità).

Anna Bontempo

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