Le nozze in Dono alla Madonna

Città gremita per il tradizionale corteo delle offerte delle contrade alla patrona

LANCIANO. Pomodori, uva, peperoni, meloni. E poi ancora vino, dolci, merletti, fiori veri e di cartapesta, pane, pizza, pallotte cace e ove: tutta la vita, l’orgoglio e la devozione delle contrade passano ogni 8 settembre per il Dono della Madonna del Ponte. Un tripudio, a metà tra sacro e profano, di colori, canti e tradizioni, ripercorrendo la storia di ieri e quella di oggi di una città che conta ben 33 contrade, che un tempo costituivano la vera e propria ricchezza e floridità economica di tutto il comprensorio frentano.

Ieri mattina il corteo dei donativi delle contrade alla santa patrona ha attirato in centro migliaia di persone. Circa 22 le contrade partecipanti che hanno allestito oltre 40 carri variopinti alternati da buoi, mucche e cavalli. La sfilata, coordinata da Bruno Pantaleone, è stata più che mai viva e zeppa di partecipanti: le donne con i vestiti tradizionali e le classiche conche di rame in testa a contenere l’esplosione dei fiori di cartapesta, i bambini con i grembiuli e fazzoletti al collo e anche i giovani che hanno partecipato con la fierezza di chi si sente parte di un mondo che è anche il loro mondo, nonostante la rivoluzione digitale e la modernità.

Il recupero della tradizione è stato possibile anche grazie all'aiuto del gruppo musicale Terre del Sud che ha studiato e riproposto gli antichi inni alla Madonna. Sui carri oltre ai donativi sono state rappresentate scene di vita tradizionale contadina, come lu spusalizie di contrada Torre Sansone, e ancora la trebbiatura delle pannocchie di mais, la spremitura dell’uva, i giochi di una volta, le feste, le donne intente a preparare la conserva di pomodoro per l’inverno, le anziane a ricamare. Tanti anche gli animali: conigli, polli, maialini, caprette, pulcini, in una festa di campagna che ha allietato soprattutto i più piccoli che hanno raccolto allegri le caramelle e i dolci lanciati dai carri.

Al corteo ha preso parte anche il vescovo di Lanciano-Ortona, Emidio Cipollone. «Siamo estremamente soddisfatti di questa giornata», commenta il presidente del comitato Feste di settembre, Stefano Angelucci Marino, «temevamo il giorno lavorativo e la riapertura di alcune scuole e invece l’affluenza è stata grande». (d.d.l.)

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