L'area sequestrata

CHIETI

Letame e altri rifiuti del maneggio smaltiti sul fondo del laghetto

Sequestrata area di 3 ettari dai carabinieri forestali. L'indagato rischia la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10mila a 100mila euro

CHIETI. I militari del Nucleo di polizia ambientale e forestale di Chieti e della Stazione carabinieri forestali di Chieti, su disposizione della locale Procura della Repubblica, hanno sequestrato un’area di circa tre ettari in cui venivano illecitamente smaltiti rifiuti organici provenienti da un maneggio.

Dalle indagini dei carabinieri del Nipaaf è stato accertato il "progressivo e continuativo" riempimento di un laghetto con le deiezioni provenienti dal maneggio, tanto che l’indagato era stato deferito alla Procura della Repubblica. In quell'occasione, infatti, aveva allestito una discarica abusiva di rifiuti zootecnici, formata da letame equino misto a lettiera proveniente dalla pulizia dei box di ricovero dei cavalli. Per definire l’estensione dell’area oggetto di sequestro i militari si sono avvalsi dell’ausilio del 5° Nucleo elicotteri carabinieri. 

Gli ulteriori accertamenti sotto il profilo ambientale consentiranno di verificare se c'è stata anche un’alterazione significativa delle acque, con ricadute negative sulla flora e sulla fauna presenti. Se accertata la compromissione o il deterioramento significativo dell’ecosistema acquatico l’indagato, fanno sapere i carabinieri forestali, risponderebbe per il reato punito dall’articolo 452 bis del codice penale che prevede la pena della reclusione da due a sei anni e la multa da 10mila a 100mila euro.