CHIETI

"Lezioni al gelo e condizioni pietose dell'istituto", gli studenti scrivono alla Provincia

Il rappresentate del Luigi di Savoia e il presidente della consulta provinciale sollevano i problemi della struttura e chiedono un incontro al presidente Menna 

CHIETI. Il rappresentante degli studenti dell'istituto "Luigi di Savoia" di Chieti, Giulio Ingannato, e il presidente della consulta provinciale degli studenti, Riccardo Bascelli, rivolgono un appello al presidente della Provincia, Francesco Menna, chiedendo di poter avviare con lui un tavolo di incontro affinché si intervenga per risolvere alcuni problemi legati all'edilizia scolastica. "Chiediamo di essere ascoltati e, ancor più, pretendiamo delle certezze nell'ambito dell'edilizia, viste le condizioni pietose delle strutture scolastiche - dicono i due rappresentanti degli studenti - pertanto richiediamo che si rimedi ai disservizi di responsabilità provinciale come ad esempio la manutenzione degli impianti di riscaldamento, considerando che, soprattutto in questo periodo, per motivi di sicurezza interna alle classi, ogni ora occorre cambiare l'aria nelle aule e pertanto le finestre devono essere necessariamente aperte almeno 5-10 minuti. Si sono verificati e si continuano a verificare problemi e guasti agli impianti di riscaldamento nelle scuole, costringendo i ragazzi ad indossare per tutta la giornata i giubbotti in classe o portarsi da casa delle coperte. Sollecitiamo dunque un'attenta e rigorosa manutenzione ordinaria e straordinaria e non in maniera blanda".

Denunciano, inoltre che, dopo aver esposto le motivazioni per cui veniva richiesto un incontro con il presidente della Provincia, richiesta d'incontro concordata con le scuole e con la Consulta provinciale, hanno ricevuto un diniego, anche se in maniera indiretta, con la motivazione che, "visto che non risultano problemi al momento, non si vede il motivo di dover richiedere un incontro con il presidente che si è appena insediato, il quale si sta ancora ambientando e non conosce le situazioni".

" Risposta - concludono i rappresentanti degli studenti - che ci ha sconvolto e indignato vista la serietà della situazione che noi ragazzi e le nostre famiglie stiamo vivendo".