Liberata in mare la tartaruga rimasta impigliata nelle reti

VASTO. È tornata nel suo habitat naturale, cioè il mare, la tartaruga Caretta Caretta rimasta impigliata nelle reti a strascico di un peschereccio. Un momento emozionante e nello stesso tempo...
VASTO. È tornata nel suo habitat naturale, cioè il mare, la tartaruga Caretta Caretta rimasta impigliata nelle reti a strascico di un peschereccio. Un momento emozionante e nello stesso tempo simbolico reso possibile dall’impegno congiunto del Centro Studi Cetacei di Pescara (che ha curato la tartaruga), della riserva naturale di Punta Aderci, della Capitaneria di Porto e del circolo nautico di Vasto. L’evento è stato uno dei penultimi appuntamenti inseriti nel calendario del Festival “I sette capodogli” che ha celebrato il decimo anniversario dello spiaggiamento. Era il 12 settembre 2014 quanto sette capodogli si arenarono sulla spiaggetta di Punta Penna, nella riserva naturale di Punta Aderci, quattro dei quali riuscirono a riprendere il largo grazie alla generosa mobilitazione di centinaia di persone. Per gli altri tre, le cui carcasse vennero seppellite in una località segreta, l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano ha annunciato che verranno fatti dei sondaggi per verificare lo stato di conservazione ai fini di una eventuale esposizione degli scheletri in una struttura museale. «È un progetto ambizioso che ci permetterà di preservare e trasmettere alle nuove generazioni l'importanza della conservazione ambientale», dichiara l’assessore Barisano. «Negli ultimi anni, grazie all'impegno delle associazioni locali e delle istituzioni, abbiamo assistito a numerosi interventi di recupero di esemplari di questo tipo in difficoltà», dice il sindaco Francesco Menna, «questi sforzi dimostrano che la sinergia tra enti e cittadini può davvero fare la differenza nella conservazione della biodiversità marina, e ci incoraggiano a continuare su questa strada per il futuro del nostro mare».
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