Lungomare, lavori fermi mentre l’erosione avanza

Resta chiuso il tratto nord della strada che doveva essere riparata in estate L’ingegnere D’Ermilio: stiamo appaltando le opere, avvio tra due settimane

VASTO. Resta chiuso il tratto nord del lungomare Cordella che, secondo un atto di indirizzo della giunta comunale, avrebbe dovuto riaprire prima della stagione balneare. Un impegno programmatico che non è stato mantenuto. Nonostante l’estate sia ormai agli sgoccioli, la passeggiata pedonale che costeggia il monumento alla Bagnante è ancora interdetta da una recinzione che delimita la zona “off limit”, inaccessibile per motivi di sicurezza.

Un altro esempio di come siano lunghi i tempi della pubblica amministrazione: tra atti di indirizzo, delibere di giunta, progettazione definitiva e acquisizione di tutte le autorizzazioni ci sono voluti quasi cinque mesi. Prima di Ferragosto l’assessore ai lavori pubblici Nicola Tiberio aveva annunciato l’imminente avvio dei lavori. Sono passate altre tre settimane e la situazione da quelle parti è rimasta immutata con grande disappunto dei residenti e degli operatori turistici.

Ora, con l’estate che sta per finire, sembra che la procedura sia finalmente in dirittura d’arrivo. La conferma arriva dal Comune. «I lavori inizieranno tra due settimane», spiega l’ingegner Roberto D’Ermilio, responsabile del settore lavori pubblici, «in questi giorni ci stiamo occupando dell’appalto: trattandosi di interventi il cui costo non supera i 40mila euro stiamo procedendo con un affidamento di tipo fiduciario. Il problema del lungomare Cordella resta urgente: più tardi si interviene tanto più aumentano le voragini causate dall’erosione marina», conclude il dirigente che in questi mesi ha fatto il possibile per accelerare un iter che sarebbe dovuto partire con maggiore anticipo per poter riaprire la passeggiata prima dell’estate.

L’atto di indirizzo della giunta risale, invece ad aprile, mentre il progetto definitivo è stato approvato il 25 giugno e finanziato con i proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione.

Gli interventi di sistemazione, che consentiranno di rendere di nuovo fruibile quel pezzo di passeggiata, riguardano gli ultimi 180 metri di percorso pedonale. Il quel tratto si sono verificati preoccupanti fenomeni di erosione con l’apertura di profonde voragini, il crollo di una parte del marciapiede, della ringhiera (parte della quale è finita in mare) e delle scalinate di accesso. Il progetto redatto dal settore lavori pubblici prevede il ripristino e la messa in sicurezza della passeggiata pedonale mediante la rimozione della vecchia ringhiera e la sostituzione con una nuova balaustra, la demolizione della sezione del marciapiede, la bonifica e il ripristino del tombino del fosso naturale e il rifacimento della pavimentazione stradale costellata da buche e voragini: cinque nel giro di 50 metri.

Anna Bontempo

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