Lupa uccisa da un colpo di carabina in fronte

Pizzoferrato. La morte risale a due-tre giorni fa. La scoperta in località Turchi da giovani a cavallo

PIZZOFERRATO. Il colpo letale è stato quello ricevuto in piena fronte, quasi fosse un’esecuzione. Gli altri alla coscia sinistra lo avevano già fiaccato: in località Turchi, falde dei monti Pizzi, è morta così, a fucilate, una lupa.

L’esemplare, un lupo appenninico dell’apparente età di quattro-cinque anni, era in ottime condizioni di salute; pare fosse incinta, ma questo sarà accertato dalle analisi che saranno eseguite all’Istituto Zooprofilattico di Lanciano, dove la carcassa è stata portata. Il lupo è stato trovato da tre ragazzi di Pizzoferrato, Jacopo Di Matteo, Federica Di Sciullo e Mattia Pasquarelli, che stavano facendo un’escursione a cavallo. Hanno visto l’animale privo di vita sull’erba e hanno avvertito il sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli. Sul posto sono stati chiamati gli esperti della Forestale, anche per capire la causa della morte. Sono intervenuti gli agenti Danilo Ambrosini, del Comando stazione di Pizzoferrato e del Cta (Coordinamento territorio ambiente del Parco Nazionale della Maiella) e Gianni Cambise, del Comando stazione di Villa Santa Maria, che hanno rimosso i resti dell’animale.

Sulla carcassa erano evidenti i segni dei colpi d’arma da fuoco, verosimilmente una carabina di precisione. La morte risale a 3-4 giorni fa. «Un atto di barbarie assolutamente da stigmatizzare», ha commentato il sindaco Fagnilli, che ha accompagnato le guardie forestali sul luogo del ritrovamento. «Invece di tutelare il territorio, con le sue biodiversità, c’è chi fa di tutto per distruggerlo, in ogni maniera».

Il luogo dove è stato ucciso il lupo è fuori dal Parco della Maiella, l’altezza sul livello del mare è 700 metri, il centro abitato di Pizzoferrato è a circa tre chilometri. È il primo caso del genere che avviene nella zona, dove l’incontro con lupi, caprioli, cervi e cinghiali, non è un’evenienza tanto remota.

«Non creano problemi alle persone perché c’è un equilibrio dell’ecosistema. Noi conviviamo benissimo con gli animali basti pensare che alcuni anni fa abbiamo “adottato” un orso che visitava la periferia del paese».

Il fenomeno del bracconaggio ha un’alta incidenza sulle morti dei lupi, in questo caso, però, ciò che sconcerta è il foro trapassante in piena fronte che la dice lunga di come, la strada da fare per una sana integrazione tra uomo e ambiente, sia ancora lunga da percorrere.

Matteo Del Nobile

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