Madri in lotta per tre figli disabili
Assistenza scolastica: proteste per il monte-ore ridotto agli alunni
CASTEL FRENTANO. Lottano per dare il diritto allo studio ai propri figli disabili: questo lo spirito di tre mamme di Castel Frentano, che devono difendere i propri ragazzi da scelte considerate sbagliate. I tre alunni di scuola materna, prima elementare e prima media, hanno diritto all’assistenza educativa scolastica, un aiuto indispensabile per l’apprendimento cognitivo di questi ragazzi.
Il cosiddetto gruppo H (gruppo per l’integrazione scolastica) e la Asl hanno fatto richiesta al Comune, che gestisce il servizio insieme all’Eas 23, di un monte-ore. A settembre all’alunno della materna sono state assegnate 15,5 ore sulle 20 richieste, a quello della prima elementare 14 sulle 22 richieste, a quello della prima media 9,5 sulle 15 richieste. «Le ore che derivano dalla differenza tra le due voci», affermano le mamme, «vanno a un alunno disabile residente a Castel Frentano che però frequenta una scuola di Lanciano e pare che, secondo un accordo tra i due Comuni, le ore per l’assistenza educativa spettino al Comune di residenza».
Il problema si è creato alcuni giorni fa quando le ore sono ulteriormente diminuite, nell’ordine visto prima, da 14 a 12; da 9,5 a 7,5; da 15,5 a 12,5. «Questo perché un nuovo alunno disabile, di recente residente a Castel Frentano, va a scuola a Lanciano. Non deve essere una guerra tra “poveri” ma non è giusto che le ore assegnate a Castel Frentano siano date agli istituti di Lanciano». Le mamme non ci stanno. «Vogliamo che i nostri figli abbiano le ore assegnate, non ci interessa altro, i soldi per le assistenti devono uscire. Anche perché fuori dal sostegno i nostri figli non possono rimanere con le normali insegnanti curricolari; che cosa dobbiamo fare, riportarceli a casa? Le promesse sono molte, ma non ci fermeremo: vogliamo che i diritti dei diversamente abili siano rispettati».
Matteo Del Nobile
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