CHIETI

Maltratta la moglie per trent'anni, minaccia la figlia e infine le distrugge la macchina

La donna aveva chiesto la separazione. La squadra mobile notifica il divieto di avvicinamento a un 58enne

CHIETI. Dopo trent'anni di matrimonio e maltrattamenti fisici e psicologici continui, la donna chiede la separazione dal marito, ma lui va su tutte le furie e prima la sbatte fuori casa insieme alla figlia di 26 anni e poi, con la sua automobile, si scaglia più volte contro la vettura della donna, distruggendola. 

Gli agenti della squadra mobile della questura di Chieti  hanno notificato il divieto di avvicinamento nei confronti dell'uomo di 58 anni di Chieti, già  noto alle forze dell'ordine. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari De Ninis, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Campo. L'uomo è indagato per maltrattamenti nei confronti della moglie e per danneggiamento aggravato. Adesso non può avvicinarsi a meno di 300 metri dalla residenza della moglie e dal luogo di lavoro.

In base alla ricostruzione dei poliziotti, la donna avrebbe sopportato "continue vessazioni e umiliazioni da parte del marito" per lungo tempo, tanto che, alla fine dello scorso anno, si era determinata a chiedere la separazione. Ma l'uomo avrebbe reagito con violenza e, secondo quanto denunciato dalla donna, avrebbe imposto a lei e alla figlia di andare via di casa e, successivamente, "utilizzando la propria autovettura come ariete", è specificato in una nota della questura, avrebbe "volontariamente danneggiato, colpendola più volte fino a distruggerla" l’auto che utilizzava la moglie. Solo l’intervento di una pattuglia delle volanti avrebbe bloccato l’ira dell’uomo ed evitato ulteriori e più gravi conseguenze. La moglie e la figlia hanno immediatamente abbandonato la casa coniugale, temendo per la propria incolumità. 

L’attività d'indagine è stata portata avanti dalla seconda sezione della squadra mobile della questura di Chieti, specializzata in reati contro la persona e violenze di genere. I poliziotti fanno sapere di aver ricostruito tutti gli episodi,  anche pregressi, di violenze fisiche, maltrattamenti continui, percosse e vessazioni psicologiche "con continua e perdurante denigrazione della moglie anche al cospetto di altre persone e familiari". E’ stato inoltre accertato che negli ultimi mesi l’uomo avrebbe più volte minacciato la moglie, anche di morte, recandosi nei luoghi dove lavorava e preannunciando di essere in procinto di compiere gesti eclatanti anche nei confronti della figlia di 26 anni pur di arrecarle dolore. 

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