Metano e fertilizzanti dai rifiuti organici raccolti in 3.500 case

Piano del Comune per ottenere guadagni con il pattume L’assessore Tascione: ma le famiglie devono collaborare

LANCIANO. I rifiuti utilizzati come risorsa e come fonte di guadagno. C’è un progetto ambizioso dietro il servizio di raccolta differenziata porta a porta che dovrebbe partire entro la fine di febbraio per 3.500 famiglie della città. «Abbiamo in mente l’attivazione di un ciclo virtuoso dei rifiuti organici», spiega l’assessore alle politiche ambientali, Evandro Tascione (lista Lanciano nel cuore), «in modo da poter ricavare dal pattume sia metano che fertilizzante di qualità. Innanzitutto», specifica l’assessore, «si parte con il porta a porta e la raccolta cosiddetta “spinta” per le zone del centro storico e di via Del Mare. Siamo pronti: abbiamo già acquistato i mastelli (contenitori per la differenziata, ndc) da distribuire alle famiglie. Contiamo di avviare la raccolta nelle prossime settimane. Nelle intenzioni dell’amministrazione c’è poi quella di estendere il servizio di raccolta differenziata anche a tutta la popolazione cittadina. A quel punto Lanciano sarebbe pronta per un progetto ambizioso come quello del trattamento dei rifiuti organici urbani, il che consentirebbe anche di guadagnare con la produzione di metano».

Si tratterebbe di utilizzare tecnologie innovative per consentire un processo di trasformazione anaerobica dei rifiuti organici, il tutto in collaborazione, spiega Tascione, «con i soggetti, anche privati, che si renderanno disponibili».

Da un lato, quindi, il ciclo virtuoso della cosiddetta Forsu (frazione organica del rifiuto solido urbano), e dall’altro il progetto della società EcoLan spa di trasformare la discarica di Cerratina, in via di esaurimento, in un polo tecnologico per il trattamento e il recupero dei rifiuti differenziati.

Intanto nei prossimi due mesi dovrebbe diventare effettiva la raccolta differenziata nel centro storico cittadino. A causa dei costi elevati del servizio, di cui si occuperà la Rieco che gestisce già il servizio di raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade, il porta a porta potrà riguardare inizialmente solo 3.500 delle 15mila utenze cittadine. Il provvedimento, la cui applicazione è in ritardo già di un anno, punta a superare la percentuale del 35% della raccolta differenziata in città, dato contrasto con il resto dei comuni del comprensorio la cui media di differenziata si aggira sul 50%. Il rischio concreto è, tuttavia, che si possano creare delle discariche abusive attorno alle zone interessate dal servizio di raccolta. «Faccio appello alla sensibilità e al senso civico dei lancianesi», conclude Tascione, «una città pulita è una conquista per tutti. Bisogna considerare lo spazio pubblico con lo stesso riguardo di uno privato, solo così potremo fruire di un benessere generalizzato».

Daria De Laurentiis

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