campionato di eccellenza

Minacce tra tifoserie Stadio chiuso ai tifosi avezzanesi

VASTO. Giorni incandescenti per il campionato d’Eccellenza di calcio. La gara Vastese-Avezzano in programma domenica allo stadio Aragona, è vietata ai tifosi marsicani. Tutta colpa di alcuni...

VASTO. Giorni incandescenti per il campionato d’Eccellenza di calcio. La gara Vastese-Avezzano in programma domenica allo stadio Aragona, è vietata ai tifosi marsicani. Tutta colpa di alcuni messaggi al tritolo che le tifoserie si sono scambiati su Facebook. Gli insulti, degenerati in qualche caso in minacce, sono finiti all’attenzione dell’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive e del Comitato di analisi per la sicurezza e le manifestazioni sportive.

«Ben ricordando la sassaiola seguita all’incontro disputato ad Avezzano tra le due squadre abruzzesi (furono danneggiati anche dei pullman, ndc), per motivi di ordine pubblico è stato disposto il divieto di ingresso allo stadio vastese alla tifoseria dell’Avezzano», spiega il dirigente del commissariato di Vasto, il vicequestore Cesare Ciammaichella.

L’autorità di pubblica sicurezza vuole contrastare con ogni mezzo la violenza dentro e fuori dagli stadi e per questo ha disposto per domenica prossima rigide misure. Per il club biancorosso è una grande perdita economica. «Perché ad Avezzano lo stadio era accessibile a tutti e l’Aragona è costretto a mandare indietro la tifoseria della squadra ospite?», chiedono in città. Ma le disposizioni parlano chiaro: la vendita dei tagliandi per assistere alla partita sarà riservata ai residenti. «Gli avezzanesi se lo desiderano possono venire a Vasto ma non possono entrare allo stadio per assistere all’incontro. Il servizio d’ordine sarà molto severo», avverte il vicequestore Ciammaichella.

Le immagini dei tafferugli avvenuti all’interno e all’esterno dello stadio di Avezzano nell’incontro con la Vastese hanno fatto il giro di Youtube , sono rimbalzate su Facebook arrivando al Casms. «Alle immagini eloquenti fanno da cornice le minacce che le tifoserie avversarie si sono lanciate», rimarca Ciammaichella.

Il provvedimento vuole quindi porre dei limiti a una manifestazione sportiva fra due tifoserie che hanno dimostrato di non amarsi. «È bene ricordare che a prendere la decisione non è stato nè il commissariato nè la questura. È stato un organo superiore», dice il vicequestore. A questo punto domenica i tifosi dovranno andare allo stadio con la carta d’identità o il documento esibito al momento dell'acquisto del biglietto». (p.c.)

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