altino. omicidio stradale, 32enne imputato 

Morì investito: sì al rito abbreviato 

Giudizio condizionato alla presentazione di una perizia tecnica

ALTINO . Sarà giudicato con rito abbreviato condizionato alla produzione di una perizia tecnica il 22 febbraio 2021 D.V., 32enne di Archi accusato di omicidio stradale. Sarebbe corresponsabile della morte di Vincenzo Trotta, 66 anni, avvenuta 13 ore dopo l’incidente in cui il pensionato e il 32enne sono rimasti coinvolti la sera del 29 dicembre 2018 sulla statale 84 a Selva di Altino. Il giudice per le udienze preliminari Giovanni Nappi ha accolto la richiesta dell'abbreviato del legale del 32enne, Massimiliano Sichetti, il quale vuole chiudere la vicenda smontando l’accusa che vede un concorso di colpa nell’incidente di D.V. anche con una consulenza tecnica cinematica. All’udienza non ci sono state costituzioni di parte civili. I familiari della vittima, come fa sapere lo Studio3A-Valore S.p.A «hanno ottenuto già un equo risarcimento in sede civile ed extragiudiziale nella trattativa con la compagnia di assicurazione dell’auto di D.V.».
Trotta, alla guida di una Volskswagen Polo, stava percorrendo via Nazionale a Selva d’Altino, ad un tratto ha parzialmente invaso la corsia opposta dove stava sopraggiungendo la C3 Aircross condotta da D.V. Ci fu un impatto violentissimo e fatale al 66enne. In base alle indagini, però, D.V. avrebbe la sua colpa nell'incidente perché «procedeva a forte velocità, non teneva strettamente la destra, non ha controllato il veicolo fermandolo in tempo».(t.d.r.)
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