Muore 10 giorni dopo il malore in azienda

Quarantenne addetto al controllo di qualità era in coma all’ospedale San Pio. La procura dispone l’autopsia

VASTO. Sarà l’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria a stabilire le cause della morte di Daniele Di Fonzo, 40 anni fra qualche mese, di Vasto, dipendente della Nsg Pilkington di Piana Sant’Angelo. Il cuore di Di Fonzo si è fermato domenica sera nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale San Pio in cui era stato ricoverato dieci giorni fa dopo che una collega lo aveva trovato privo di sensi in fabbrica. «Non riesco a darmi pace. Ho sempre davanti agli occhi l’immagine di Daniele per terra»: è sconvolta Paola Peluzzo, Rsu della Uil. «Daniele era un lavoratore serio, infaticabile, ma era anche una persona splendida», dice la Peluzzo. Ieri nell’azienda di Piana Sant'Angelo erano tutti sconvolti. La stessa dirigenza Pilkington si è dichiarata profondamente toccata dalla disgrazia. «In un momento così doloroso nessuna parola può confortare. Noi siamo vicinissimi alla famiglia di Di Fonzo. Anche per l’azienda la sua scomparsa è una perdita gravissima», ha confermato il presidente Graziano Marcovecchio.

Il malore che ha fermato per sempre il cuore di Daniele è avvenuto la mattina di venerdì 13 giugno. Daniele Di Fonzo, addetto alle attività di controllo del reparto Crs, è arrivato puntuale al lavoro. Poco dopo probabilmente ha cominciato a sentirsi male e si è allontanato. Alle 8,15 la collega Paola Peluzzo è arrivata in fabbrica ed è andata al Crs per salutarlo, ma lui non c’era. La sindacalista ha pensato si fosse allontanato momentaneamente per motivi professionali. Due ore dopo però un interinale ha segnalato la prolungata assenza di Di Fonzo. «A quel punto mi sono ricordata che durante le pause o quando non stava bene Daniele raggiungeva una linea abbandonata. L’ho cercato lì e purtroppo l’ho trovato ma era già privo di sensi», racconta la donna.

È stata lei a dare l’allarme e a chiedere subito i soccorsi. In pochi minuti Daniele Di Fonzo è stato trasferito al San Pio. I medici dopo le analisi e gli accertamenti di rito hanno diagnosticato il coma. Tutte le cure a cui è stato sottoposto non sono riuscite a risvegliare il dipendente della Pilkington. Domenica il cuore dell’uomo si è fermato per sempre gettando nella disperazione amici e colleghi.

Vittima qualche anno fa di un incidente stradale, Di Fonzo allora riuscì a venire fuori dal coma. Questa volta non è stato così. Pare che da qualche tempo soffrisse di problemi legati all’incidente. Nulla che facesse presagire la tragedia. «Non riesco a rassegnarmi. La morte di Daniele addolora tutta la fabbrica. Era un esempio per tutti noi», dice Paola Peluzzo. Ora c’è grande attesa per i risultati della perizia che è stata affidata al medico legale Pietro Falco.

Paola Calvano

©RIPRODUZIONE RISERVATA