Muore a 45 anni, disposta l’autopsia 

L’uomo era stato al pronto soccorso: accertamenti sulla correttezza delle cure

VASTO. La Procura di Vasto ha aperto un fascicolo sulla morte di Davide Checchia, 45enne di Villalfonsina dipendente della Nsg Pilkington di San Salvo. L’uomo il 20 febbraio si era rivolto al pronto soccorso di Vasto spaventato dalla presenza di sangue nelle feci. Sottoposto ad accurate analisi, dopo le cure era stato dimesso. Ha però continuato a sanguinare lamentando mal di pancia e febbre alta ed è morto due giorni dopo a casa. Inutile l’arrivo del 118. Il pm Silvia Di Nunzio ha aperto un procedimento penale con l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario, al momento contro ignoti. La morte di Checchia è tutta da chiarire, per questo è stata disposta l’autopsia sulla salma. Sconvolta dall’improvvisa e inspiegabile morte del figlio, la madre, attraverso il responsabile per l’Abruzzo Mario Masciovecchio, si è rivolta a Studio3A-Valore spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e ha presentato una denuncia-querela alla stazione dei carabinieri di Vasto. La donna ha chiesto all’autorità giudiziaria di disporre l’esame autoptico. Il feretro è stato trasportato all’ospedale di Chieti, per accertare le cause del decesso ed eventuali responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura il paziente. L’incarico è stato conferito martedì pomeriggio ai medici legali Ildo Polidoro e Raffaele Visini. I due professionisti eseguiranno l’accertamento irripetibile dal quale i familiari di Checchia (madre, padre e due sorelle) si aspettano risposte.(p.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.