«Negozi aperti di domenica Così possiamo battere gli iper»

Confesercenti: rivitializziamo la città, al turista piace fare acquisti

VASTO. Negozi aperti 8 domeniche in più nel centro storico. E' una delle novità della legge regionale sul commercio che Confesercenti fa propria. La proposta verrà presentata ai negozianti dall'associazione dei commercianti il prossimo 20 giugno durante la conferenza di servizi. L'anticipazione è stata fatta ieri mattina dai direttori provinciale e locale di Confesercenti, Patrizio Lapenna e Simone Lembo. «Per la grande distribuzione», ha spiegato Lapenna, «la legge prevede la possibilità di restare aperti 44 giorni festivi.Il nostro obiettivo è far restare aperti i negozi del centro anche quando i centri commerciali sono chiusi. E' una opportunità per portare anche molti turisti nel centro storico aiutando l'antico borgo a rifiorire». La rivoluzione, inizia già questa estate. Il numero di giornate di deroga alla chiusura domenicale e festiva sarà illimitata. Una opportunità,che permetterà alle caratteristiche botteghe del cuore cittadino di arginare la concorrenza della grande distribuzione. I negozianti potranno effettuare quando e se lo riterranno opportuno, vendite promozionali senza limiti sulle referenze presenti nel punto vendita al dettaglio. «Commercio e turismo vanno a braccetto. Lo shopping piace, attira e rivitalizza», rimarca Confesercenti che in questi giorni ha incassato la vittoria del contenzioso aperto con il Comune di Casalbodino per impedire la liberalizzazione e l'apertura di nuovi centri commerciali a nord di Vasto. L'associazione a novembre 2009 si era appellata al Tar. Il legale di Confesercenti, l'avvocato Sergio Lapenna spiega perchè «Senza consultare le associazioni di categoria il Comune di Casalbordino aveva previsto l'apertura in paese di centri commerciali di 10mila metri quadri». Dopo incontri e confronti l'amministrazione guidata da Remo Bello ha modificato il piano specificando in modo chiaro che sul territorio è consentita solo l'apertura di esercizi della media distribuzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA