i timori

Negri Sud «C’è aria di trasferimenti a Milano»

SANTA MARIA IMBARO. È ancora in pericolo il futuro della Fondazione Negri Sud. A manifestare preoccupazione sono i capigruppo consiliari della Provincia, Camillo D’Amico (Pd), Giovanni Mariotti (Sel)...

SANTA MARIA IMBARO. È ancora in pericolo il futuro della Fondazione Negri Sud. A manifestare preoccupazione sono i capigruppo consiliari della Provincia, Camillo D’Amico (Pd), Giovanni Mariotti (Sel), Eliana Menna (Idv) e Nicola Tinari (Prc).

Gli esponenti della minoranza temono che, tra le altre emergenze, l'immobile ceduto dalla Provincia alla Fondazione, del valore di 28 milioni di euro, possa essere usato «per la copertura delle perdite di bilancio. La preoccupazione serpeggia forte tra dipendenti e ricercatori», scrive l’opposizione consiliare in una nota, «il pericolo che la situazione precipiti verso una preoccupante ingovernabilità è palese. La proroga della cassa integrazione è il sintomo più evidente di una situazione di stallo che potrebbe non solo compromettere il futuro di molti dipendenti e ricercatori, ma anche cominciare a palesare la preoccupazione, da noi sempre manifestata, ossia la possibilità di una fuga da questo territorio del Mario Negri di Milano. Chiederemo urgente conto al presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, componente del consiglio di amministrazione della Fondazione, ma che rappresenta anche l’ente che, con la cessione dell’immobile, garantito un patrimonio importante e sufficiente a chiedere apertura di credito presso le banche. Patrimonio che potrebbe essere anche pericolosamente usato per la copertura delle perdite di bilancio degli anni passati».

«Chiediamo un piano industriale», insistono D’Amico, Mariotti, Menna e Tinari, «e certezza su chi, come e quando si pagheranno le perdite di esercizio passate. Sollecitiamo un cambio di marcia anche con chiari segnali di discontinuità gestionali rispetto a chi porta l’intera responsabilità della difficile situazione attuale. La ristrutturazione aziendale non deve abbattersi sui dipendenti». (d.d.l.)

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