Omicidio Ronzullo, condannato a 17 anni

Sentenza a Foggia per il cognato del rivenditore di auto di Vasto e San Salvo ucciso a colpi di pistola
VASTO. Alessio Marino, 22 anni, il giovane che la sera del 26 ottobre 2023 sparò e uccise il cognato Alessandro Ronzullo, 40 anni, è stato condannato a 17 anni e 4 mesi di reclusione dal gup del tribunale di Foggia, Carlo Protano. Una sentenza che ha soddisfatto l'avvocato Marisa Berarducci che assisteva la famiglia del rivenditore d’auto che ha vissuto a lungo a San Salvo. La sentenza è stata emessa al termine del processo celebrato con rito abbreviato. Secondo l’accusa, il giovane avrebbe esploso diversi colpi di pistola contro Ronzullo, che è deceduto poco dopo il ricovero in ospedale. Il movente del delitto resta ancora oscuro.
Nel corso della prima udienza la difesa di Marino aveva chiesto il rito abbreviato condizionato alle testimonianze che sarebbero emerse in udienza. I genitori e i fratelli di Ronzullo si sono costituiti parte civile rappresentati dall'avvocato Berarducci del foro di Vasto. L'imputato e la vittima erano legati sentimentalmente a due sorelle gemelle. La lettura del dispositivo è arrivata dopo diverse ore di camera di consiglio. La compagna di Marino è indagata per falsa testimonianza. Originario di San Ferdinando di Puglia, Alessandro Ronzullo si era trasferito nel Vastese una decina di anni fa e aveva gestito un autosalone a Vasto e San Salvo. Il commerciante era stato coinvolto in diverse vicende giudiziarie nel Vastese. Nel 2016 i carabinieri lo arrestarono allo svincolo di Vasto nord dell'autostrada A14 con un chilo di cocaina. L'avvocato Berarducci ottenne il rito abbreviato e in appello il concordato. Nel 2018 era finito nell'inchiesta Evelin sul maxi spaccio di stupefacenti con le bande albanesi. A luglio dello scorso anno era stato coinvolto nell'operazione Radar. Un anno fa era tornato in Puglia, prima a San Severo, poi nel paese d'origine. Persona estremamente affabile, secondo gli investigatori avrebbe fatto parte di un’associazione che era riuscita a conquistare il mercato degli stupefacenti sulla costa istoniense a cui, stando alle indagini, pare fosse molto legato. L'agguato in cui perse la vita tuttavia pare non riguardasse affatto la droga. (p.c.)