Omicidio San Salvo, resta libero il romeno

23 Agosto 2012

L’udienza di convalida: per il gip non esiste pericolo fuga per il romeno Gelu Chelmus accusato da un altro indagato. I Ris di Roma esaminano impronte e macchie di sangue

SAN SALVO. Non è stato convalidato il fermo di Gelu Chelmus, il romeno 31enne arrestato lo scorso 14 agosto - ma due giorni dopo rilasciato - per l’omicidio e la rapina di Albina Paganelli, pensionata uccisa a coltellate nella sua abitazione di San Salvo (Chieti). Stamani, nel corso dell’udienza di garanzia presso il tribunale di Vasto, il gip Stefania Izzi non ha ritenuto che ci fosse il pericolo di fuga per l’uomo chiamato in causa dall’altro indagato nell’inchiesta per l’omicidio, Vito Pagano, 28enne di San Salvo, tuttora in carcere, a Vasto. Chelmus, assistito dagli avvocati Andrea Chierchia e Giuseppe Piserchia, è stato interrogato per circa un’ora dal gip, presente il sostituto procuratore Giancarlo Ciani. «Ha risposto senza alcuna reticenza - hanno commentato i suoi legali -. Il nostro assistito resta indagato in virtù delle sole dichiarazioni di Pagano».

Intanto, a Roma, nella sede del Reparto Investigativo Scientifico (Ris), sono in corso gli esami su impronte, macchie di sangue e ogni materiale organico trovato sulla scena del crimine. Sotto esame anche l’arma del delitto, un comune coltello da cucina con una lama di poco superiore ai 10 centimetri, e due banconote da 10 e 50 euro con tracce ematiche, trovati in un borsone in casa di Pagano. Per quest’ultimo, lo scorso 18 agosto il Gip aveva convalidato l’arresto per omicidio volontario aggravato e rapina. Proprio lui, inizialmente, aveva scaricato la responsabilità dell’omicidio della sua vicina di casa sul romeno. Qualche giorno dopo aveva ritrattato e Chelmus, pur rimanendo indagato, era tornato libero in attesa della decisione del Gip nell’udienza odierna.

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