Operatore malato, la biglietteria non apre

Stazione ferroviaria, cartello in 4 lingue allo sportello. Sale la protesta: il Vastese è abbandonato

VASTO. L’unico dipendente si ammala e così i pendolari almeno per qualche giorno non potranno neppure fare il biglietto in stazione. Le Ferrovie dello Stato tuttavia si premurano di avvisare l’utenza in 4 lingue. È la paradossale vicenda che vede ancora una volta al centro delle polemiche lo scalo ferroviario Vasto-San Salvo.

“Da oggi e fino a nuovo avviso la biglietteria di Vasto-San Salvo resterà chiusa per malattia dell’operatore”. È il testo del cartello sistemato ieri mattina dal personale delle Ferrovie sul vetro divisorio della biglietteria. L’improvvisa malattia dell’addetto ha costretto le Ferrovie a sospendere il servizio. Per ovviare all’assenza dell’operatore i viaggiatori possono utilizzare le tre macchinette sistemate nella hall della stazione e che dovrebbero essere attive 24 ore su 24.

«La cosa assurda è che l’annuncio è stato fatto in 4 lingue. Una sorta di ammissione della vasta tipologia dell’utenza che transita da qui. Peccato che poi vengano ridotte le fermate dei treni, si dismettono i binari e non non c’è neppure un bigliettaio supplente», hanno protestato i pendolari. «Quello che spaventa è il silenzio, l’assordante silenzio della giunta regionale sul futuro di questa stazione», insiste il consigliere provinciale di Sel, Gianni Mariotti

A una settimana dalla richiesta di spiegazioni presentata da Mariotti all’assessore Morra per la paventata eliminazione dell’area merci, la Regione non ha risposto. Mariotti è indignato e con lui i colleghi di partito ma anche il consigliere provinciale Eliana Menna (Idv). «Trenitalia finge di non sentire. Forse Vasto è troppo lontana?», incalza Mariotti non escludendo di trasferire la protesta a L’Aquila.

E con Mariotti sono pronti a manifestare il proprio disagio commercianti, operatori turistici, studenti pendolari. (p.c.)

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