Orsogna, acqua dai rubinetti solo 4 ore al giorno

Il sindaco D’Alessandro alla Sasi: situazione insostenibile Resta grave la crisi idrica nei 6 Comuni serviti dall’Avello

ORSOGNA. «Non si può vivere, o meglio sopravvivere, con quattro ore d’acqua al giorno. Anzi, nelle giornate critiche alcune zone e alcuni palazzi con diversi appartamenti non vedono acqua per giorni. Non le sembra troppo per un Paese civile, nel 2012?». La città dei Talami lancia col suo sindaco, Alessanro D'Alessandro, un appello indirizzato a Domenico Scutti, presidente della Sasi spa. Alla società pubblica che gestisce il servizio idrico nel Chietino dopo averlo ereditato dai Comuni e dal Consorzio acquedottistico, D'Alessandro si rivolge dopo un'estate scandita da distacchi dell'acqua che hanno coinvolto Orsogna esattamente come gli altri cinque centri (Guardiagrele, Filetto, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella e Pennapiedimonte) serviti dall'acquedotto dell'Avello, un complesso di sorgenti in quota risalente agli anni Venti del secolo scorso e con lavori di manutenzione cominciati da appena qualche mese dopo un decennio di avarie alle reti di adduzione e distribuzione. «La cosa che dà rabbia», sottolinea D’Alessandro riferendosi a una carenza d'acqua che si è fatta insopportabile e va ben oltre i disagi lamentati da altri centri al di fuori del comprensorio dell'Avello, «è sentire altri sindaci lamentarsi per chiusure temporanee, spesso notturne. E inoltre terrorizza noi orsognesi l’assenza di prospettive, alla luce del fatto che stagioni di questo tipo saranno sempre più frequenti». Come a Guardiagrele, il centro più popoloso del bacino dell'acquedotto ai piedi della Maiella dove l'erogazione è limitata a poche ore di mattina, anche a Orsogna il Comune ha ricevuto centinaia di proteste e lamentele provenienti dai cittadini, che chiedono alle istituzioni una pronta risoluzione del problema. «E' una situazione di disagio», spiega il sindaco, «alla quale sono abituati da anni, forse troppi. Situazione che però diventa insopportabile in annate di crisi come questa. Non posso biasimarli», fa poi notare. «Mi sento come un pugile senza guantoni», aggiunge il primo cittadino, al quale la legge non concede poteri in questa materia, «che però ogni mattina sta in prima linea con onestà e passione». D’Alessandro, che ricorda di avere dato fiducia alla Sasi votando il nuovo piano degli investimenti in sede di Assemblea dei sindaci, chiede al presidente Scutti un rapido intervento risolutore, che «rassicuri i cittadini di Orsogna per il prossimo futuro. «Non posso pensare», conclude, «che le cose restino come prima o peggio di prima, cioè senza interventi per il mio territorio, che più di altri soffre irreparabilmente i segni della crisi idrica».

Francesco Blasi

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