PIANO DI RILANCIO

Ortona, fondi europei dirottati al porto pescarese

ORTONA. I progetti per il completamento del porto e il lancio in grande stile delle attività di diporto anche con risvolti turistici potrebbero essere ridimensionati. Sarebbe l'effetto del...

ORTONA. I progetti per il completamento del porto e il lancio in grande stile delle attività di diporto anche con risvolti turistici potrebbero essere ridimensionati. Sarebbe l'effetto del dirottamento sull'emergenza fondali e argini a Pescara di parte dei 40 milioni di euro in fondi europei Fas ottenuti da Ortona in allegato al nuovo Piano regolatore portuale. E' in questa atmosfera di incertezza che oggi pomeriggio, 17,30 alla sala riunioni della Capitaneria di porto, si va a convegno sul tema "Abruzzo: lo sviluppo del turismo nautico quale valorizzazione del territorio" organizzato da Confindustria sezione Trasporti e logistica con la Capitaneria.

L'ospite più atteso, Fulvio Luise che presiede Federagenti yacht nazionale, partirà dalle premesse del prossimo completamento dello scalo per illustrare potenzialità e strategie della riserva di parte dello specchio d'acqua sud al turismo nautico di lusso, attività che nel Mediterraneo movimenta un miliardo di euro sul binomio tra crociere in megayacht e attracchi in porti dall'entroterra ricco di attrattive engastronomiche, artistiche e paesaggistiche. «Lo stimolo offerto da Federagenti yacht e Luise Associates», spiega Maria D'Alessandro, assessore al Porto, «dovrebbe risultare decisivo per spingere le istituzioni e i privati a ogni titolo connessi al settore nautico a capire quali processi virtuosi, economici e di immagine, potrebbero innescarsi quando al porto verrà collegato un concetto di sviluppo ampio per la comunità, non confinato all'utile dei soli operatori». L'assessore all'Urbanistica Gianluca Coletti spinge sull'acceleratore del Prp. «E' fondamentale», spiega, «completare il molo nord a 2416 metri, 200 in più degli attuali, e prolungare secondo i progetti il molo sud. Chiusi in questo modo i confini dello scalo, si potrà mettere mano all'infrastrutturazione dell'area verso i Saraceni, il futuro portuale e urbanistico di Ortona che attende di essere attualizzato fin dal Prp del 1969». Giuseppe Ranalli, a capo di Trasporti- Confindustria Chieti, anticipa una delle considerazioni che svolgerà oggi in conclusione al convegno. «I fondi Fas serviranno a realizzare le previsioni del 1969, con l'importante novità dell'estensione della banchina di Riva sul fronte acqua. Il dragaggio fino a 8 metri sarà una conseguenza logica, insieme all'infrastrutturazione della parte sud. Avremo un porto commerciale e turistico che renderà fattibile anche l'approdo di navi da crociera». (f.b.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA