Ospedale Chieti a rischio sismico, Asl chiede pareri a Protezione civile

13 Agosto 2012

La Asl contatta la società Stin dopo i rischi segnalati da una perizia del tribunale. Il direttore generale Zavattaro pronto a dare il via agli spostamenti dei pazienti

CHIETI. La direzione generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti è pronta a chiedere alla società Stin un parere per valutare se, e in quale misura, il piano di azione - a fine 2011 programmato dalla Asl stessa per la messa in sicurezza dell’ospedale di Chieti - debba essere modificato in base agli elementi tecnici emersi dalla relazione sul rischio sismico consegnata dal perito del tribunale di Chieti. La Asl sta cercando di acquisire un parere della Protezione civile. È quanto emerso dalla riunione della task force a cui la direzione generale ha affidato la valutazione dei provvedimenti da assumere.

La società Stin - si legge in una nota della Asl - è il soggetto incaricato dalla Regione Abruzzo di svolgere le rilevazioni sullo stato degli edifici strategici sotto il profilo del rispetto degli standard sismici. La Stin, nella sua relazione aveva indicato alcuni interventi di rinforzo statici, già eseguiti dalla Asl sul corpo F, ferma restando l’esigenza di interventi pi— radicali, ma differibili nel tempo. Su queste indicazioni la Asl aveva impostato nei mesi scorsi il suo piano d’azione. «Stiamo analizzando tutti gli aspetti di questa vicenda», dichiara il direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro, «in modo che le iniziative da intraprendere siano quelle più adeguate alla situazione. Nel frattempo stiamo progettando tutti gli eventuali spostamenti utili a liberare i corpi di fabbrica interessati, se sarà confermata questa necessità. Vogliamo fare presto e bene».

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