«Paga o dico a tua moglie che la tradisci»: scoperto il ricatto sessuale, tre sotto accusa

Due donne spillano soldi e terrorizzano per mesi un anziano che aveva avuto rapporti extraconiugali, poi le intimidazioni del fidanzato di una di loro: «Sono sotto casa tua, buttami giù 50 euro o suono al campanello»
VASTO. «Se non paghi, raccontiamo a tua moglie dei tuoi tradimenti». È il senso del ricatto a sfondo sessuale di due donne e del fidanzato di una di loro nei confronti di un vastese di 74 anni, costretto a consegnare «svariate somme di denaro» ai tre taglieggiatori nel timore che la sua famiglia venisse a conoscenza di quei rapporti extraconiugali. Un vero e proprio piano criminale, secondo la ricostruzione della procura della Repubblica, che si è consumato a Vasto tra aprile e settembre 2024.
Ora in tre rischiano di finire sotto processo per il reato di estorsione pluriaggravata, sia consumata che tentata. Il giudice Stefania Izzi, dopo la richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pubblico ministero Silvia Di Nunzio, ha fissato l’udienza preliminare al prossimo 10 settembre. In particolare le due donne, 24 e 40 anni, sono accusate anche di essersi recate all’esterno dell’abitazione della vittima, appostandosi e suonando il citofono con l’obiettivo di allertare l’intero nucleo familiare. Pure il fidanzato della ricattatrice più giovane, 40 anni, ha iniziato a chiedere denaro all’anziano, minacciando che, se non avesse obbedito, gli avrebbe fatto del male.
Significativo, in questo senso, è un messaggio da lui inviato su Messenger al settantaquattrenne: «Buonasera. Sono il ragazzo di G. Ho appena preso il suo telefono», è scritto testualmente, «e ho letto che prima è venuta da te e non solo oggi ma anche ieri. Ho letto che ti voleva fare una proposta. So che c’era anche M. (l’altra imputata, ndr), così mi ha detto lei. Poi è tornata senza mutande ieri sera e so che è venuta da te». E qui il ricatto diventa più che esplicito: «So dove abiti, ora sto dietro casa tua, se non vuoi che faccio subito un casino con tua moglie, buttami immediatamente 50 euro che vengo a suonare a casa tua. Se mi blocchi ti sfondo casa, con lei ho già fatto i conti. Ti do 2 minuti per rispondermi se no suono a casa tua. Se non rispondi e devi tornare a casa con tua moglie, rimango tutta la notte lì sotto. Devo venire a casa a suonare per forza. Hai mezz’ora di tempo».
La coppia di fidanzati è finita nei guai anche per una serie di furti, sia tentati che consumati. I due si sono introdotti negli uffici del Servizio per le dipendenze patologiche (Serd) della Asl, in corso Mazzini, forzando una finestra sul retro e impossessandosi di un condizionatore, per poi abbandonarlo all’esterno dello stabile dopo essere stati scoperti da una condomina del palazzo adiacente. Non solo: entrambi hanno assaltato anche la yogurteria Mukka Yò di via San Pietro, dopo aver rotto la porta d’ingresso, rubando un secchio di Nutella da 15 chili, 72 confezioni di tè, tre di hot dog e 10 di wurstel, per un valore complessivo di 170 euro, oltre ad alcune monete.
La coppia è stata poi scoperta sul fatto, dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Vasto, dopo aver tentato un furto anche in un condominio e nell’azienda di fornitura di gas Tutto Fiamma. La donna si è scagliata contro uno dei militari, minacciando: «Ti tiro una testata». Da qui, l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Alessandro Orlando, Alessandro Cerella, Giuseppe La Rana e Stefano Di Lello.
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